
Il Museo Ferrucciano a Gavinana è stato chiuso nel 2018 In questi anni ci sono stati diversi interventi, anche di restauro
Museo Ferrucciano chiuso dal 2018, il bisogno di saperne qualcosa di più viene manifestato da molte parti, non ultimo il gruppo di minoranza del Comune di San Marcello Piteglio, guidato da Franco Del Re che già due volte ha provato a portare l’argomento davanti al Consiglio comunale, senza però riuscirvi. Alla richiesta di notizie, è l’assessore Sobrero a rispondere con una sua nota: "L’Ufficio Cultura ha predisposto l’incarico a un artigiano di zona per la realizzazione degli arredi interni che ospiteranno sui due piani dell’edificio le opere del Museo, su progetto del gruppo di architetti della Microscape di Lucca e coordinato dal Comitato scientifico del Museo, costituito da tre storici modernisti dell’Università di Pisa e dal museografo Claudio Rosati". La spesa prevista per questo capitolo si aggira attorno ai 100mila euro, come si legge in una determina della scorsa settimana e l’incarico è stato affidato alla ditta Mariluc di San Marcello Piteglio.
"Il comitato scientifico – prosegue l’assessore – si avvale anche di un esperto di storia del Risorgimento, Alessandro Minardi, presidente del Comitato della Romagna Toscana per la promozione dei valori risorgimentali, per la valorizzazione delle stanze dedicate a questo tema, nel secondo piano dell’edificio".
Nel mese di marzo sono stati spesi 1400 euro per la bonifica delle antiche travi che erano state attaccate dai tarli. A cui si aggiungono 11mila per il restauro di opere d’arte. Oltre ai lavori di tipo tecnico, il Comune sta lavorando sullo Statuto del Museo e sul Progetto di gestione. L’inizio dell’odissea del museo risale al 2016, quando l’allora gestore, l’architetto Iori e il Comune, decisero di rescindere il contratto. "Con l’occasione della chiusura forzata – fa sapere il vicesindaco Giacomo Buonomini – si pensò di effettuare anche altri lavori di manutenzione e adeguamento, così nel 2018 ebbe inizio l’operazione di reperimento fondi che ha portato a disposizione del museo, tra il 2018 e il 2022 la cifra di circa 500mila euro, di cui 250mila dalla Regione Toscana, 100mila dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e 150mila dalle casse comunali".
Andrea Nannini