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Museo Ferrucciano, c’è speranza. Ecco l’accordo: il cantiere riparte

Chiuso da cinque anni, poi lo stop dei lavori nel 2022. Ora sono arrivati i finanziamenti per la conclusione. L’assessore Buonomini: "Soddisfatti: abbiamo già iniziato la promozione con la diffusione di un videogioco".

Museo Ferrucciano, c’è speranza. Ecco l’accordo: il cantiere riparte

Il museo ferrucciano di Gavinana potrebbe venire aperto di nuovo, dopo cinque anni dalla chiusura. La notizia della ripresa dei lavori viene confermata dal vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Giacomo Buonomini. L’impresa che ha in appalto i lavori ha rivendicato un aumento di 216mila euro, il Comune avrebbe proposto di accordarne 95mila e il cantiere si è fermato. La fine delle opere era prevista per il 16 novembre 2022 ma la ditta ha fermato i lavori, che finora non sono ripresi. Al momento dello stop per finire quelli di adeguamento e messa in sicurezza, serviva mezzo milione di euro, 250mila sono stati accordati dalla Regione e 100mila dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, gli ulteriori 150mila provenienti da risorse del Comune.

"Un paio di settimane fa – puntualizza Buonomini - è stato raggiunto l’accordo con la ditta e tra altre 4 o 5 settimane i lavori riprenderanno per giungere a conclusione. La promozione è già iniziata con la diffusione di un videogioco, presentato nei mesi scorsi". Il museo, posto sulla piazza principale del paese, venne affidato con una convenzione datata 20 luglio 2010, valida per 10 anni, all’Istituto Ricerche Storiche Archeologiche amministrato dall’architetto Gianluca Iori. Nel 2016 Iori evidenziò problemi all’impianto di riscaldamento e le parti decisero, di comune accordo, di rescindere il contratto.

"A seguito della chiusura – ricorda Giacomo Buonomini – pensammo di dare corso ad alcuni lavori di manutenzione e adeguamento che infatti iniziarono nel 2018, ascensore e servo scala esterno sono stati scorporati dall’appalto e affidati a un’altra azienda, per velocizzare la conclusione dei lavori". L’opposizione di centrodestra capitanata da Franco Del Re attacca: "un museo chiuso da cinque anni è uno scandalo. Siamo al corrente di infiltrazioni di acqua dal tetto, d’altronde basta guardarlo per rendersi conto dello stato in cui versa. Questa è una ulteriore dimostrazione dell’incuria e del disinteresse dell’amministrazione nei confronti della cultura. Un buon esempio viene anche dalla vicenda dell’archivio storico allagato. Ipotizzo sia giunto il tempo che l’amministrazione inizi a dedicarsi seriamente a ciò che ha lasciato indietro". In effetti quello dei musei nel Comune di San Marcello Piteglio sembra un destino segnato, anche quello delle gallerie è chiuso. Speriamo che prima della stagione turistica qualcosa giunga a compimento.

Andrea Nannini