Museo Marino Marini. Aperture straordinarie per settecento persone. Il bilancio è positivo

La prevendita era partita in sordina, poi si sono superate le aspettative. Ruberto: "Da settembre lavorerò sulla composizione del Cda della Fondazione".

Museo Marino Marini. Aperture straordinarie per settecento persone. Il bilancio è positivo

La prevendita era partita in sordina, poi si sono superate le aspettative. Ruberto: "Da settembre lavorerò sulla composizione del Cda della Fondazione".

PISTOIA

Settecento visitatori in tutto e un movimento attorno a quella porta finalmente aperta che – restando ovviamente nei numeri consentiti dal piano concordato con i vigili del fuoco – ha superato il dato ufficiale, uscendo da ogni formale conteggio. Ventotto luglio 2024, si è scritta infine domenica la storia lunga un mese del riaperto Museo Marino Marini di Corso Fedi, in una porzione del quale si è tenuta una mostra dedicata proprio al maestro con una selezione di opere a cura del comitato scientifico della Fondazione Marini che potessero offrire una panoramica il più possibile rappresentativa dell’opera del Marini stesso. A tirare le fila il commissario Raffaele Ruberto che in questa direzione ha convogliato energie e risorse, trovando la collaborazione del Comune di Pistoia (proprietario di Palazzo del Tau), della Direzione regionale Musei nazionali della Toscana (che gestisce la ex chiesa del Tau attigua al museo) e della Fondazione Caript che ha invece offerto sostegno economico.

Il bilancio finale è quindi positivo, fatto questo tutt’altro che scontato all’inizio di questo percorso: il dato delle prenotazioni infatti ha stentato a decollare, almeno all’inizio, per poi incrementare nel corso delle settimane. "I visitatori ufficiali sono stati 707 – analizza il commissario Ruberto -, 405 dei quali prenotati, i restanti arrivati al Museo in un peregrinare cittadino. Abbiamo avuto anche visite organizzate ad hoc, in gruppi. Non abbiamo dati sulla provenienza dei visitatori, ma per quello che abbiamo potuto vedere nei giorni di maggiore afflusso si è trattato per una metà di pistoiesi e per la restante metà di turisti.

Le temperature proibitive non hanno scoraggiato, lo conferma il dato dell’ultimo giorno di apertura, domenica 28, quando si sono registrate 65 presenze. Insomma, la risposta c’è stata ed è stata soddisfacente anche considerando i mezzi e i tempi, assai rapidi, coi quali ci siamo adoprati. Il mio ringraziamento va a tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto, seconde linee comprese". Doppio input lanciato dunque - alla città chiamata a un ‘risveglio’ da un lato, al Comune dall’altro, ‘padrone di casa’ al Tau e perciò unico in grado di rendere possibile una definitiva riapertura di quella sede -, è lecito domandare a Ruberto cosa accadrà adesso. "Come avevamo annunciato, presenteremo la pubblicazione di una studiosa di Marini sul periodo svizzero dell’artista – spiega il prefetto a riposo -. Accadrà presumibilmente in novembre a Pistoia, con altre due tappe prestigiose a Venezia, al Guggenheim, e a Milano, al Museo del Novecento".

Formalmente invece, dal punto di vista della ristrutturazione dell’ente Fondazione, tra i passaggi certamente più cruciali ci sarà la ricomposizione del Cda "sulla quale – dice Ruberto - lavorerò da settembre". È quello uno dei momenti più attesi, tra l’altro, perché sarà allora che potrebbe rientrare in gioco la figura dell’ex presidente, l’avvocato Carlo Carnacini (oggi presidente della Fondazione Marini San Pancrazio), con il quale com’è noto il Comune di Pistoia non ha mai avuto particolare intesa. Ed è proprio lo stesso Carnacini nelle ultime settimane, a tutela della propria posizione nei contenziosi ancora in atto, ad essersi nuovamente manifestato, richiedendo un accesso agli atti della gestione Ruberto. "Essendo aperto un contenzioso, che pure ricordo aver visto due rigetti in sede cautelare, ritengo assolutamente normale una richiesta del genere. Da parte mia perciò – chiude l’attuale commissario – massima disponibilità, trasparenza e collaborazione".

linda meoni