Museo Marino Marini. Inaugurata la mostra. Prenotazioni a rilento. Nuovi strali giudiziari

Il presidente della Fondazione fiorentina dedicata al Maestro ha presentato la richiesta di accesso agli atti in vista del Tar.

Museo Marino Marini. Inaugurata la mostra. Prenotazioni a rilento. Nuovi strali giudiziari

Museo Marino Marini. Inaugurata la mostra. Prenotazioni a rilento. Nuovi strali giudiziari

Quasi centosettanta prenotazioni, a fronte di duemila disponibilità totali nei dieci giorni del "Luglio Pistoiese" durante i quali il Museo Marino Marini di Pistoia resterà aperto. I bilanci si sa, si fanno alla fine, ma premesse gelide come questa erano difficilmente immaginabili. Non quando la posta in gioco è uno degli eventi che, con tutti i proclami, si pensava dovesse essere tra i più attesi degli ultimi anni. Ieri prima data di restituzione alla città di una parte del patrimonio del maestro con l’inaugurazione della mostra messa a punto dal comitato scientifico della Fondazione, occasione questa alla quale, con impegno e motivazione, ha lavorato il commissario prefettizio, il dottor Raffaele Ruberto, che a distanza di nove mesi dall’insediamento ha dimostrato di fare pure oltre il possibile. In primis, riaprire le porte di quell’istituzione cittadina nonostante le mille cautele necessarie, poi far lavorare a pieno ritmo il comitato scientifico e inventariare da zero il patrimonio della Fondazione stessa (rimettendo in catalogo opere che neppure figuravano), e poi lavorare sull’aspetto dei conti, mettendo mano ai bilanci e alla ricostituzione del collegio dei revisori. Un gran daffare insomma accompagnato da un rumore politico di sottofondo che non si è mai affievolito. E che oggi si scontra con il dato delle prenotazioni dei pistoiesi che, detto con profondo rammarico, senza mezzi termini risulta assai deludente.

Intanto, tra gli spettatori del commissariamento e di questa parziale riapertura c’è anche l’avvocato Carlo Ferdinando Carnacini, presidente della Fondazione fino al 26 ottobre 2023 nonché attuale presidente della Fondazione Marini San Pancrazio (che, per inciso e per correggere una passata inesattezza pubblicata sulle nostre pagine, è colei che organizza la mostra sul maestro al Forte di Bard). Che di guardare passivamente non ha certo intenzione. Tanto che nelle ultime ore, sostenuto dai legali dello studio Stajano, Garella & Associati, ha presentato formale richiesta di accesso agli atti. Il motivo? Riconducibile al fatto che l’avvocato "è titolare di un interesse urgente, diretto e concreto, corrispondente a una situazione giuridicamente tutelata e collegata alla conoscenza di tutta la documentazione relativa alla gestione commissariale della Fondazione Marino Marini da parte del dottor Raffaele Ruberto. La presente istanza – si legge nel documento – è motivata in relazione all’esigenza di Carnacini di tutelare le proprie ragioni nel giudizio pendente dinanzi al Tar di Firenze". Da qui (e da ulteriori considerazioni), la richiesta di accesso agli atti per "ottenere il rilascio di ogni atto e documento afferente alla gestione dal 26 ottobre 2023 a oggi". "In particolare – conclude la richiesta dei legali –, si chiede di accedere agli atti di nomina dei membri dell’organo amministrativo e di controllo, nonché gli atti di approvazione di bilancio, impegni di spesa, misure organizzative oltre a qualsiasi provvedimento, comunque denominato, in grado di incidere sulla gestione e sul controllo della Fondazione".

linda meoni