Elisa
Capobianco
Dovevamo aspettarcelo. L’analisi dei freddi numeri del virus non ha mentito. E stavolta ci ha servito una sorpresa poco sorprendente: la zona rossa, tagliata su misura per noi. Pistoia e la provincia tutta è stata aggredita di nuovo dal mostro che sta divorando i nostri "nonni". E non solo loro. Il record di contagi ci ha regalato anche ieri il primato regionale. L’ospedale rischia ogni giorno il collasso: il San Jacopo ha chiesto aiuto al Santi Cosma e Damiano di Pescia, ma anche lì i letti Covid stanno andando a ruba. La sensazione comune e condivisa? Sembra di essere tornati al punto di partenza in questo triviale gioco dell’oca che mette sul piatto vite umane. Ma la colpa di chi è? E, soprattutto, che cosa possiamo fare per fermare la pandemia? Intanto non lamentarci troppo di questa settimana di restrizioni, anche se il morale è comprensibilmente a terra. Poi impegnarci affinché, nel nostro piccolo, possiamo contribuire a far arretrare l’ondata. Allora, insieme ai diktat nel manuale da zona rossa, diamo una ripassata anche alle buone vecchie abitudini anti-contagio. Non preoccupiamoci soltanto di ciò che non possiamo fare, preoccupiamoci piuttosto di quel che dobbiamo fare.