di Alessandro Benigni
PISTOIA
Il comprensorio sciistico abetonese non si è ancora messo del tutto in moto e certo non siamo di fronte a un weekend dell’Immacolata da tutto esaurito, ma le aspettive degli operatori per la stagione invernale sono – nemmeno troppo segretamente – positive. Il motivo è semplice: al netto delle prime imbiancate da cartolina, sugli Appennini sta per arrivare la ’neve’ vera. Tant’è che quella di oggi sarà una giornata dell’Immacolata prettamente invernale, con vento e temperature in calo e tanti fiocchi, almeno sopra i 600 metri. La perturbazione artica ha fatto capolino sui nostri monti già ieri sera e quest’oggi la quota neve si abbasserà ulteriormente. Non per niente la coltre bianca è attesa pure in collina.
Ma quel che più conta, parlando di stagione sciistica e di tutta l’economia che gravita intorno agli sport invernali in quota, è che la nevicata in montagna sarà intensa: tra oggi e martedì sulle vette più alte cadranno fino a 80 centimetri, mentre Abetone farà i conti con non meno di 20-30 centimetri di neve a fine evento. Tre giorni di accumuli consistenti, dunque, che dovrebbero essere seguiti da altri caratterizzati da temperature in linea con la media del periodo: un quadro ideale per poter preparare – e mantenere, a differenza dello scorso anno – il fondo alle piste in vista della grande apertura, fissata idealmente per il prossimo fine settimana. Una prova generale in vista delle festività natalizie, periodo nel quale di solito gli operatori si giocano una buona fetta degli incassi stagionali.
Intanto, nei campi scuola aperti ieri, si sono già affacciati i primi festanti avventori. Un sorriso benaugurante, quello dei piccoli sciatori e snowboarder in erba. "Le prospettive sono buone – ammette il ’guru’ degli impianti abetonesi, Giampiero Danti –: continuiamo la preparazione delle piste per dare un’offerta straordinaria nelle festività, a partire dal prossimo weekend. I cannoni lavorano sfruttando al massimo i momenti di freddo, le previsioni di neve ci confortano. Siamo già competitivi con tutto il resto d’Italia: questo potrebbe essere l’anno della rinascita, finalmente". Tutta la montagna lo spera.