SAVERIO MELEGARI
Cronaca

No alle vacanze lunghe. Mare o monti per un giorno

Soltanto il 14 per cento dei pistoiesi uscirà dai confini provinciali . Federconsumatori: "I prezzi per concedersi un viaggio sono proibitivi".

Villeggianti in montagna (foto d’archivio)

Villeggianti in montagna (foto d’archivio)

PISTOIAPer la conformazione del calendario di questo 2025, stiamo affrontando settimane intense dal punto di vista delle feste. E così, archiviata la Pasqua, adesso davanti a noi ci sono i "ponti" del 25 aprile (weekend lungo) e del 1° maggio (addirittura quattro giorni) ma i pistoiesi che si muoveranno da casa saranno pochi, per la precisione il 14%.

A dirlo è l’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori che prende in esame le prenotazioni che sono state fatte in questi giorni così particolari sia nelle strutture ricettive che per i mezzi di trasporto a lunga percorrenza, ovvero treno e aereo. Del resto, "i prezzi per andare in vacanza in questo momento sono proibitivi e le famiglie preferiscono risparmiare adesso per avere più budget a disposizione per le vacanze estive" afferma la presidente regionale di Federconsumatori, Laura Grandi.

Con questa prospettiva, quindi, soltanto il 14% dei pistoiesi uscirà fuori dai confini comunali e provinciali, quindi al massimo ci sarà tempo per una passeggiata o una scampagnata vicina da casa o un pomeriggio magari da passare in montagna. Anche la vicinanza con il mare agevola i pistoiesi per le gite mordi e fuggi.

Nella classifica regionale, al comando c’è Firenze col 18% dei residenti che si muoveranno in occasione dei prossimi due "ponti", passando poi al 17% per Siena e il 15 per Arezzo. Pistoia e Prato sono appaiate col 14% mentre alle loro spalle si piazzano Pisa, Grosseto, Lucca, Massa Carrara e Livorno, queste ultime tre col 12%. Quindi, come si può leggere dai numeri, una classifica con distanze particolarmente ridotte. Fra le motivazioni principali, come detto, i costi che si trovano di fronte coloro che vorrebbero osare per una vacanza: rispetto ad un weekend normale, per esempio, l’aumento dei prezzi in media per un volo nazionale è dell’88%, arrivando addirittura al 102% per quelli verso le capitali europee: costi alle stelle anche per i pullman (+80%) e leggermente meno esosi per i treni (+32%), mentre rimangono su aumenti contenuti sia hotel (+19%) che ristoranti (+3%).

E allora non resta che ospitarli in città, e in provincia, i turisti per vedere se si registreranno numeri importanti o no, facendo affidamento sui tanti eventi che sono in programma in queste settimane su tutto il territorio.

S.M.