"No all’impianto di Tana Termini". L’affondo ambientale di Capecchi

Il consigliere regionale Alessandro Capecchi si oppone alla riapertura dell'impianto di trattamento dei rifiuti a Tana Termini, sottolineando le gravi ricadute ambientali e logistiche per San Marcello Piteglio e Bagni di Lucca.

"No all’impianto di Tana Termini". L’affondo ambientale di Capecchi

Alessandro Capecchi

"Sono intervenuto nella Commissione Ambiente del Consiglio Regionale che si è svolta nei giorni scorsi, per trattare le osservazioni sul piano regionale dei rifiuti, per confermare la nostra assoluta contrarietà alla riapertura dell’impianto di trattamento dei rifiuti che si trova a Tana Termini, ma con grandi ricadute anche a Bagni di Lucca, essendo nell’alveo della Lima a cavallo tra le due province di Lucca e Pistoia".

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi continua a occuparsi di una vicenda che ha sempre seguito, sulla quale ha presentato, insieme ai colleghi Luciana Bartolini della Lega e Diego Petrucci, una mozione il 15 febbraio 2023, sulla quale ha svolto vari accessi agli atti e che ora sta per concludere il suo iter nella conferenza dei servizi regionale: "Come ho ribadito in Commissione, non esistono i presupposti ambientali e logistici per autorizzare la rinascita di un impianto, quello di compostaggio che ha iniziato nel 2016 la propria attività e che ha fatto molto discutere, che è stato chiuso con notevoli strascichi giudiziari e legali con fallimenti e problematiche varie e commissioni parlamentari e regionali che si sono occupate di esso. Insieme a questo aspetto, c’è la contrarietà degli enti comunali, San Marcello Piteglio e Bagni di Lucca. Oggi – prosegue Capecchi – torna un progetto di riattivazione che ha un notevole impatto ambientale per un’area a forte vocazione naturalistica, al centro, fra l’altro, di progetti di turismo sostenibile e attività sportive come il rafting e simili che sono assolutamente incompatibili con un digestore anaerobico che trasformerebbe la frazione organica dei rifiuti solidi urbani in biogas, ovvero il biometano.

"La conferenza dei servizi deve valutare con attenzione tutti questi elementi e auspichiamo che arrivi a esprimere parere negativo – rileva Capecchi –, come noi chiediamo da tempo, perché riteniamo l’area assolutamente inadatta a ospitare un impianto simile. Oltre a questo, risulterebbe assolutamente in contrasto con gli obiettivi del nuovo piano dei rifiuti che è in discussione in ambito regionale, ovvero rigererazione, tutela paesaggistica e ambientale e infrastrutture adeguate nel rispetto del principio di prossimità. in quel sito non ci sono le condizioni infrastrutturali e soprattutto, di tutela dell’ambiente. Chiediamo quindi – conclude – agli uffici della Regione Toscana che, in coerenza con tutto questo, non diano via libera a questo impianto, decisamente impattante".

A.N.