Pistoia, 30 dicembre 2016 - «Non è paragonabile». Tre parole che sintetizzano il disastro. «Questo inizio di stagione – spiega il direttore della Valdiluce Andrea Formento – non si può confrontare con gli anni precedenti semplicemente perché non c’è neve e gran parte degli impianti sono chiusi. Per quanto mi riguarda non posso che elogiare il lavoro di tutti nostri operai che ci consentirà domani (oggi per chi legge, ndr) di aprire anche l’Abetina, oltre agli impianti già in funzione. Certo il bianco delle neve, seppure artificiale, attira sempre un po’ di persone, ma le presenze sono marginali. Finora abbiamo speso almeno 70mila euro per innevare le piste. Soldi che non hanno rientro perché a ora gli incassi non coprono nemmeno le spese di gestione. E questo non fa che confermare il fatto che gli impianti sono sempre più un’attività di servizio che cerca anche di garantire l’occupazione: attualmente abbiamo impiegate 28 persone che diventeranno 37 a pieno regime. Ovvero quando nevicherà».
Presumibilmente, salvo cambiamenti meteo, dal prossimo 2 gennaio.
Di incassi in calo del 90 per cento parla Rolando Galli, presidente della Saf. «Del resto – aggiunge – con tutti o quasi gli impianti chiusi cosa potevamo sperare? L’auspicio è di riuscire a salvare almeno il weekend della Befana».
Impianti chiusi ma novità in vista, invece, alla Doganaccia dove la famiglia Ceccarelli è pronta a inaugurare il nuovo skilift Faggio di Maria che proprio oggi verrà collaudato dal personale della Motorizzazione civile. «Il nuovo impianto – spiegano con comprensibile soddisfazione Sergio e Ronny Ceccarelli – è stato costruito dalla ditta Ccm di Torino e va a sostituire il vecchio skilift ormai obsoleto: è lungo circa 800 metri e copre un dislivello di 250 metri. E’ costato circa 400mila euro, coperti grazie a fondi regionali, ai quali dobbiamo aggiungere i lavori di montaggio sostenuti da noi. Dal 17 di ottobre a oggi siamo riusciti in questa impresa e ora siamo pronti a metterlo in funzione non appena cadrà la prima neve. Vogliamo ringraziare la Regione e l’Unione dei comuni che ci hanno permesso di arrivare a questo punto. Ora di nuovo tutti al lavoro: meteo permettendo contiamo di aprire sabato (domani, ndr) le piste basse. Poi dal 15 gennaio arriveranno le scuole».