REDAZIONE PISTOIA

Non maltrattò il marito. Il giudice assolve la moglie: "Soltanto battibecchi"

La pubblica accusa aveva chiesto per la donna la condanna a tre anni di carcere. I due lavoravano insieme in un supermercato, il matrimonio era ormai finito. .

La pubblica accusa aveva chiesto per la donna la condanna a tre anni di carcere. I due lavoravano insieme in un supermercato, il matrimonio era ormai finito. .

La pubblica accusa aveva chiesto per la donna la condanna a tre anni di carcere. I due lavoravano insieme in un supermercato, il matrimonio era ormai finito. .

Una volta lo avrebbe minacciato sul posto di lavoro, un piccolo supermercato, con una cassetta della frutta, un’altra volta gli avrebbe prospettato "mali ingiusti", un’altra volta ancora lo avrebbe afferrato per le braccia impedendogli di muoversi e infine lo avrebbe anche picchiato. In altre occasioni lo avrebbe deriso e gli avrebbe rivolto frasi che ledevano la sua dignità personale. Tuttavia, per il giudice, il susseguirsi di questi episodi, per quanto realmente accaduti, non configura il reato per cui la donna, pistoiese, di 55 anni, era stata accusata, ovvero maltrattamenti in famiglia e così, nel pomeriggio di venerdì scorso, 28 febbraio, in tribunale, a Pistoia, il giudice monocratico Paolo Fontana ha assolto la donna con formula piena "perchè il fatto non sussiste". Il pubblico ministero aveva chiesto per l’imputata la condanna a tre anni di reclusione. Le indagini sulla vicenda erano state dirette dal sostituto procuratore Claudio Curreli e i fatti si sarebbero protatti dal settembre 2020 al marzo 2022. La donna era difesa dagli avvocati Fausto Malucchi ed Elena Baldi del foro di Pistoia. I protagonisti di questa vicenda processuale erano stati sposati e poi separati di fatto, e non ancora divorziati quando erano stati denunciati gli episodi che poi sono diventati oggetto del processo. Ma avevano continuato a lavorare insieme, nello stesso supermercato.

In attesa di conoscere le motivazioni della sentenza pronunciata venerdì, il giudice Fontana ha accolto la linea percorsa dai difensori della donna: "Si è trattato – come ci ha spiegato l’avvocato Malucchi – di episodi non gravi, e comunque di gravità inferiore a quella prospettata dall’accusa, battibecchi e disguidi sul posto di lavoro, tra persone separate di fatto e non maltrattamenti in famiglia, violenza privata, piuttosto. Riteniamo quindi che il giudice abbia aderito al ridimensionamento prospettato dalla difesa".