"Il 2025 si apre con un’altra terribile morte sul lavoro – commentno Riccardo Bartolini
segretario Fp Cgil Pistoia e Prato e Daniele Gioffredi, segretario della Cgil di Pistoia –
Si tratta dell’ennesima vittima innocente di una strage senza senso e senza fine. Sarà
la magistratura a chiarire quel che realmente è successo ma è chiaro che si tratta di un’ulteriore tragedia
che colpisce un lavoratore impiegato nel sistema degli appalti. Il servizio nel quale il lavoratore era impiegato è infatti in appalto dal Comune di Pescia. E’ necessario avere contezza, anche sul
piano sindacale, che siano state rispettate tutte le norme relative alla sicurezza sul lavoro e, più in generale, crediamo sia utile riflettere se non siano necessari limiti, anche anagrafici, per essere adibiti a determinate mansioni.
Chiederemo con forza risposte a queste nostre domande fin dalle prossime ore. Si lavora per vivere, non per morire".
"La prima e sentita reazione è quella di esprimere tutta la vicinanza e le sincere condoglianze ai familiari del lavoratore scomparso – aggiungono la segretaria Cisl Toscana Nord Pistoia, Alessandra Biagini e il formatore in salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, Marco Della Felice– Ma, ancora più decisa, è la reazione di sdegno, rabbia e riprovazione per l’accadimento di un fatto che, la dice lunga sul funzionamento e la puntuale adozione di tutti i sistemi di prevenzione e protezione possibili, che devono essere adottati nello svolgimento di ogni attività lavorativa".
"Un’ennesima tragedia che richiama l’urgenza di intervenire con decisione per garantire la sicurezza dei lavoratori – commenta infine Paolo Capone, segretario nazionale Ugl – Non è accettabile che nel nostro Paese si continui a perdere la vita mentre si svolgono le proprie mansioni. Come ribadito dal Presidente della Repubblica Mattarella non possono più bastare parole di sdegno: occorre agire, con responsabilità e severità".