Notti di note e applausi. Il Blues festival è per tutti. Fra pop e canzoni d’autore

Il bilancio: oltre 25000 presenze, tre ’sold out’ e un pubblico trasversale. Gli appuntamenti collaterali hanno contribuito ad approfondimenti e confronti.

Notti di note e applausi. Il Blues festival è per tutti. Fra pop e canzoni d’autore

Notti di note e applausi. Il Blues festival è per tutti. Fra pop e canzoni d’autore

PISTOIA

Un’edizione numero 43 del Pistoia Blues Festival sicuramente col segno più quella che si è conclusa sabato sera col doppio concerto di Antonello Venditti sul palco di piazza Duomo (oltre 4mila biglietti venduti ed esauriti da settimane) e The Devon Allman Project al teatro Bolognini. Nove serate, che hanno portato al Festival un pubblico di oltre 25mila persone. Senza considerare gli eventi collaterali che si sono tenuti in centro targati ‘Blues City’. Un bilancio positivo per gli organizzatori che hanno visto quasi raddoppiare le presenze rispetto all’edizione precedente.

Il festival ha emozionato un pubblico trasversale, con tante incursioni nei generi più diversi, ma senza dimenticare l’originale anima blues. Una rassegna iniziata col sold out alla Fortezza Santa Barbara per il concerto dei texani Calexico: la band ha regalato un meravigliosa performance di qualità contaminando rock, blues, country con ritmi etnici dell’America più profonda. Rimarrà nei ricordi di quanti erano presenti in piazza del Duomo lo scorso 12 luglio la straordinaria esibizione di Dee Dee Bridgewater, icona del jazz sempre in grande forma che ha stupito per dinamicità e freschezza. Dopo di lei il crooner Mario Biondi, che ha incantato gli oltre 2mila presenti. Anche la serata del 13 luglio ha visto la consacrazione del giovanissimo chitarrista Matteo Mancuso davanti a oltre un migliaio di spettatori estasiati dalla sua tecnica (prima di lui si era esibito anche un Mark Lettieri in gran forma). L’ultima sera di festival, infine, spettacolo da non perdere al Bolognini col figlio di Greg Allman, The Devon Allman Project.

Conferma il proprio successo anche nell’edizione 2024 la sezione ‘Storytellers’, che da qualche anno porta il meglio del cantautorato italiano in piazza Duomo. Due i protagonisti di quest’anno: un inarrestabile Antonello Venditti (quasi tre ore di concerto in una piazza gremita) e i successi di Tommaso Paradiso e della sua ex band The Giornalisti. Discorso a parte per Elio e le Storie Tese: musicisti top che non sfigurerebbero in qualsiasi kermesse di genere (prog, blues, jazz) ma dediti totalmente al divertimento dissacrante.

Uno dei momenti più toccanti ed emozionanti del festival è stato l’omaggio a Nick Becattini durante la serata del 12 luglio. Un artista di caratura internazionale che ha portato il nome della nostra città nel mondo. Sulle note di ‘Sweet Home Pistoia’, brano inedito che ha scritto proprio per il festival ricordando tante persone che hanno reso possibile 43 edizioni del Blues, è salito sul palco nonostante la sua grave malattia per raccogliere l’applauso del pubblico di Piazza Duomo. Non certo di minore importanza gli eventi speciali del festival: la band britannica dei Blue ha letteralmente fatto impazzire il pubblico della piazza il 5 luglio. Il Teenage Dream Party ha fatto cantare un’intera generazione: una generazione al centro della conferenza spettacolo di Paolo Crepet con le sue riflessioni sociologiche incluse nel suo ultimo libro.

Davide Costa