SAVERIO MELEGARI
Cronaca

Numeri da allarme rosso. Prof sempre più precari. E studenti in picchiata : "Intervenga il Governo"

Dopo i dati rilasciati dall’ufficio scolastico regionale, è la Flc Cgil a fare il punto. Per le stime gli insegnanti in situazione di totale precariato salirebbero al 25%. Preoccupa pure il calo di 864 unità tra gli alunni iscritti agli istituti provinciali.

Alunni durante una lezione (foto di archivio)

Alunni durante una lezione (foto di archivio)

PISTOIA Continua a rimanere di colore rosso l’allarme per quel che riguarda il personale docente nel mondo della scuola in vista del prossimo anno scolastico. A tracciare le prime stime, alla luce dei numeri diffusi dall’ufficio scolastico regionale alle organizzazioni sindacali, è la Flc-Cgil provinciale che parla della possibilità di avere oltre il 25% del personale docente nello stato di assoluto precariato. Se da un lato, infatti, c’è il dato preoccupante del drastico calo di alunni iscritti alle varie scuole da settembre 2025, ovvero ben 864 in meno rispetto all’anno scolastico attuale che sta volgendo al termine, dall’altro c’è la situazione legata agli insegnanti con un leggero incremento per i posti legati al sostegno (che passerebbe da 662 a 673) ma 28 docenti su posto comune in meno rispetto al dato attuale che è di 3173. "Ad una prima lettura potrebbero essere dati persino accettabili quelli che riguardano le previsioni per la nostra provincia – ammette il segretario provinciale di Flc Cgil, Giandomenico Lotito – ma è opportuno ricordare che nel settembre scorso sono state conferite circa 1350 supplenze soltanto al primo turno di nomine suddivise tra sostegno (950) e posto comune (450). Pertanto, questi numeri ci dicono che l’organico di diritto, ovvero quello che andrebbe considerato stabile, lo scorso settembre era fortemente carente e insufficiente ad affrontare il fabbisogno delle scuole. Ecco, pertanto, che non è da escludere di ritrovarsi in situazioni già viste con oltre il 25% del personale docente precario. Inoltre, è opportuno specificare che per quanto riguarda, nello specifico, gli insegnanti dedicati al sostegno il personale precario supera quello stabile e quindi è facile che venga meno la continuità didattica dove ce ne sarebbe più bisogno". Analizzando i numeri degli studenti, si passerà dai 37.258 alunni presenti nelle varie scuole della provincia per il 2024/25 ai 36.394 che saranno attivi dal prossimo settembre fino a giugno 2026. Fra questi il dato più allarmante riguarda gli iscritti alla primaria che avranno un calo di ben 367 unità passando da 10.840 a 10.473. Tutto sommato minima la discrepanza per l’infanzia – si considerano in ingresso nel ciclo scolastico bimbi e bimbe nati nel 2022 – con, solo, -112 unità: il calo è di 141 iscritti per le secondarie di primo grado e di 244 per le scuole superiori dove si scende sotto la soglia dei 14mila studenti. "Il calo di alunni iscritti dovuti al calo demografico non deve essere visto come una giustificazione per tagliare il personale – aggiunge Lotito di Flc Cgil – ma, piuttosto, come un’opportunità da sfruttare per diminuire il numero di alunni per classe, migliorando in questo modo la qualità della didattica e aumentando il livello di sicurezza con una sorveglianza degli alunni più attenta rispetto a quando si hanno classi più numerose. Come sindacato, pertanto, chiediamo da sempre un intervento del Governo in modo da aumentare i posti in organico di diritto del personale docente e Ata a livello nazionale che poi porterebbe benefici anche a livello regionale e provinciale visto che questi enti possono, purtroppo, fare soltanto dei piccoli aggiustamenti". Saverio Melegari