
Uno degli argomenti più delicati per tutta la montagna come la realizzazione della funivia Doganaccia-Corno è stato la miccia scatenante...
Uno degli argomenti più delicati per tutta la montagna come la realizzazione della funivia Doganaccia-Corno è stato la miccia scatenante di un tentativo di destabilizzazione dell’attuale maggioranza in consiglio provinciale. Durante l’ultima seduta di mercoledì scorso, infatti, è stata discussa una mozione presentata da Francesco Branchetti (in foto), componente della maggioranza, che di fatto andava contro ogni decisione presa finora: si chiedeva, infatti, lo stop a tutta la procedura e la destinazione di risorse altrove per evitare "di avere una cattedrale nel deserto in mezzo ai nostri monti" ha detto Branchetti in aula.
In una prima fase il gruppo di centrodestra ha cercato di fornire la sponda chiedendo il rinvio della discussione dopo la decisione finale della Conferenza dei servizi che si dovrà esprimere a breve, ma il consigliere è rimasto sulle proprie posizioni scatenando anche dure parole da parte del Presidente della Provincia, Luca Marmo: "Ritengo che si tratti di una mozione inopportuna, che rappresenterebbe, qualora approvata, una schizofrenia politica per la struttura oltre a essere inutile di fronte a una decisione positiva della Conferenza dei servizi: visto che in Emilia c’è il via libera finale a fare la funivia, mi augurerei che i 16 milioni per la nostra montagna non vadano persi".
Dopo quasi un’ora di discussione non si è arrivati a una sintesi e così la mozione è stata votata, e respinta, col solo voto favorevole del consigliere Branchetti, cinque contrari e tre astenuti lasciando, però, aperta questa crepa nel gruppo di maggioranza.
S.M.