PATRIZIO CECCARELLI
Cronaca

Nuove strategie per lo sviluppo . Cna, amministratori e imprenditori: "Ripensiamo il modo di produrre"

Tomasi: "C’è bisogno di attrarre nuovi investimenti e dare l’opportunità alle aziende di consolidarsi". Iozzelli: "I fattori essenziali sono la connettività, le infrastrutture e manodopera qualificata nel distretto".

Da sinistra Vivai, Iommi, Iozzelli, il sindaco Tomasi, Bettazzi, l’assessore Cialdi e. Grassi (Acerboni. /fotoCastellani)

Da sinistra Vivai, Iommi, Iozzelli, il sindaco Tomasi, Bettazzi, l’assessore Cialdi e. Grassi (Acerboni. /fotoCastellani)

PISTOIA"Occorre ripensare i modelli di sviluppo alla luce dei grandi cambiamenti che sono in atto". Lo ha detto Claudio Bettazzi, presidente di Cna Toscana Centro, nel corso dell’incontro "Pistoia, strategie per lo sviluppo del territorio", che si è svolto ieri sera nella sede pistoiese della Cna, a Sant’Agostino, alla presenza di alcuni amministratori locali, ma anche di una folta platea di imprenditori. "Bisogna ripensare gli insediamenti produttivi, alcune strategie – ha aggiunto Bettazzi -, senza dimenticare il tema della formazione, quello dell’energia, delle rinnovabili. Pistoia su questo ha molto da dire e noi come associazione lavoriamo in questa direzione".

Ad intervenire al confronto, oltre al presidente Bettazzi, sono stati Massimo Iozzelli (presidente Area Pistoia di Cna Toscana Centro), Sabrina Iommi (dirigente Irpet Area sistemi locali, cultura e turismo), che ha presentato il Report "Le Provincie Toscane: andamenti ed opportunità", il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, l’assessore al governo del territorio Leonardo Cialdi e il presidente di Fondazione Caript Luca Gori, con il coordinamento di Stefano Vivai, vicedirettore Cna Toscana Centro.

"I fattori che possono dare sviluppo al territorio – ha affermato Iozzelli – sono la connettività, le infrastrutture, la presenza di manodopera qualificata sul territorio, quindi la formazione". "C’è bisogno di attrarre nuovi investimenti – ha dichiarato il sindaco Tomasi – e dare l’opportunità alle aziende di consolidarsi, di ampliarsi e poter guidare i propri investimenti. Ma soprattutto bisogna attrarre nuove attività nel campo industriale, artigianale e manifatturiero. Tutto questo lo stiamo predisponendo nel piano strutturale e nel regolamento urbanistico, individuando nuove aree nel proseguimento dell’area industriale di Sant’Agostino. Questo è uno dei temi per noi determinati, perché nuove aziende vogliono dire nuovo lavoro, nuove sinergie, occupazione, sviluppo e di conseguenza mantenere sul territorio i nostri giovani che possono trovare opportunità di lavoro, ma anche portare qui intelligenze, ricerca e sviluppo e anche ricchezza per gli enti locali".

Per rendere più competitiva Pistoia, un ruolo importante lo gioca anche la Fondazione Caript. "La Fondazione – afferma il presidente Gori – ha proprio tra le sue missioni lo sviluppo locale, il che significa sostenere lo sviluppo attraverso alcune azioni di sistema, che possano favorire i nostri distretti e la piccola e media impresa, con una difficoltà, quella di non potere intervenire direttamente sugli operatori economici, ma sostenere l’insieme degli operatori economici di un territorio. Una delle nostre funzioni principali è quella di assicurare la coesione sociale, che per noi è il presupposto dello sviluppo locale. In questa direzione noi vogliamo lavorare molto intensamente".

Patrizio Ceccarelli