REDAZIONE PISTOIA

Nuovo mercato tra luci e ombre: "Non ascoltate le nostre proposte"

Ieri il debutto della nuova dislocazione dei banchi, ’rovinato’ dal forte vento. Apprezzamenti dai cittadini. Non da Anva Confesercenti: "Non siamo soddisfatti. Una rivoluzione così, a un mese dal Natale: un danno".

Nuovo mercato tra luci e ombre: "Non ascoltate le nostre proposte"

Quella di ieri è stata una giornata a suo modo speciale per il mercato del centro storico di Pistoia. Il sabato appena andato in archivio ha infatti rappresentato il battesimo della nuova disposizione dei banchi del mercato, voluta fortemente dall’Amministrazione, che ha consentito di liberare alcuni spazi come Piazza Spirito Santo, San Giovanni Fuorcivitas e una parte di Piazza del Duomo. Un aspetto sicuramente positivo quest’ultimo, in quanto consente ad alcune tra le maggiori bellezze della nostra città di mostrarsi a passanti e turisti. Il debutto del nuovo mercato è stato però parzialmente smorzato dal forte vento che ha impedito l’apertura delle tende da parte degli ambulanti. A confermarlo è stato Maurizio Innocenti, il presidente nazionale Anva Confesercenti: "Diciamo che la ’prova’ degli spazi è stata fatta solamente per metà, in quanto molte tende sono rimaste chiuse a causa del forte vento. Non abbiamo quindi potuto valutare in modo adeguato l’ampiezza degli spazi e le dimensioni delle nuove postazioni". Al netto di questo, il quadro che va a delinearsi è in chiaroscuro. Generali apprezzamenti tra i fruitori, mentre parere tutt’altro che positivo per Anva. Secondo Innocenti sono diversi gli elementi che stonano e che potrebbero rendere molto complicate le settimane che accompagneranno la città al Natale.

"Come Anva non siamo affatto soddisfatti del cambiamento. Se è vero che ci sono stati dei dialoghi che hanno portato alla decisione, è altrettanto vero che non sono state prese in considerazione le nostre controproposte. Il risultato è quindi frutto di una forte presa di posizione da parte dell’Amministrazione, che temiamo causerà disagi sia alla clientela che agli ambulanti. Molti degli abituali acquirenti faranno fatica a trovare il proprio banco di riferimento. Uno sostamento così importante – conclude – non si fa ad appena un mese di distanza dal Natale".

Michele Flori