Nuovo rogo nei boschi. Un sms per lo sgombero

Ieri è ripartito l’incendio nella Valle del Sestaione, dove c’era una gara di scalata. Il sindaco ha mandato l’allerta: maxi intervento con gli elicotteri fino a sera.

Nuovo rogo nei boschi. Un sms per lo sgombero

Nel piazzale della Pianaccina sono state allestite aree di rifornimento

Sono andate in fiamme le speranze di aver avuto ragione dell’incendio che ormai da tre giorni affligge la valle del Sestaione. Nella prima mattina di ieri si sono dovute attivare le squadre dell’Unione dei Comuni, della Croce Rossa di San Marcello Pistoiese, supportate da Vigilanza Antincendi Boschivi, Vigili del Fuoco e Associazione degli Alpini, mentre Polizia Municipale e carabinieri forestali sono stati impiegati nella bonifica dell’area dall’eventuale presenza di persone e nella gestione della viabilità. La necessità di liberare la zona da qualsiasi presenza umana è legata all’impossibilità di scaricare al suolo volumi importanti di acqua, rischiando di fare del male a chi fosse rimasto nella zona. Il livello di attenzione si è alzato perché nella zona era prevista una manifestazione competitiva di scalata, quindi con il rischio che ci potessero essere presenti persone non informate del pericolo incombente. Lo stesso sindaco di Abetone Cutigliano, Gabriele Bacci, ha diffuso una raccomandazione a non avventurarsi nella zona dell’incendio, informando sulla pericolosità. Nel tardo pomeriggio, dopo che la zona era stata abbondantemente bagnata, anche nelle zone adiacenti, non essendoci più segni evidenti di ripresa dell’attività, non vedendo levarsi fumo da nessuna delle zone coinvolte, l’elicottero sopraggiunto da Pistoia, si è dedicato a bagnare la zona circostante l’incendio e quindi rientrare alla base.

A fare un’accurata analisi della situazione è Andrea Remitti, che per buona parte della giornata, è stato direttore operativo delle operazioni: "Nell’ampio piazzale della Pianaccina sono state allestite aree di rifornimento per l’elicottero, anche al fine di ottimizzarne i rifornimenti e quindi poter effettuare un maggior numero di scarichi di acqua nella zona interessata. La situazione, nonostante tutte le perplessità connesse alla conformazione del terreno che, essendo particolarmente scosceso può aver lasciato cadere a valle anche per molte decine di metri, qualche tizzone non ancora spento del tutto, quindi un potenziale innesco, sembra abbastanza sotto controllo. L’ultima squadra ha lasciato l’area dopo il cadere della notte". Questa mattina il controllo e il monitoraggio riprenderanno con altrettanta attenzione.

Andrea Nannini