Nella giornata di ieri, i carabinieri sono tornati nella palazzina di via Monteverdi, quartiere tra la Coop e Porta Lucchese, e quindi nell’appartamento dove abitava Ottavina Maestripieri, 90 anni, picchiata e soffocata dopo aver lottato con il suo aggressore. Gli investigatori erano già rientrati in via Monteverdi durante l’autopsia sul corpo della vittima e avevano sequestrato alcuni indumenti, tra cui un pigiama. Ma l’appartamento probabilmente ha ancora delle cose da rivelare agli inquirenti che, come è noto, sono anche impegnati nell’inventario degli oggetti che c’erano, o che avrebbero dovuto esserci. Probabile anche, è una nostra ipotesi, che siano necessari ulteriori rilievi dopo tutti gli accertamenti che sono stati eseguiti dal giorno della tragedia, giovedì primo giugno, e fino a oggi.
Le indagini dei militari del Reparto operativo del Comando provinciale e della Stazione di Pistoia, sotto la direzione dei sostituti Leonardo De Gaudio e Linda Gambassi, non si sono mai fermati. Il lavoro investigativo è febbrile e incessante, come abbiamo sempre sottolineato.
La giornata di ieri è trascorsa invece senza novità sul fronte che riguarda Patrizio Ruscio, ragioniere di 60 anni, indagato per l’omicidio volontario della madre e in carcere da martedì 6 giugno per evasione dalla detenzione domiciliare cui era sottoposto dal tribunale di sorveglianza di Firenze.
Ieri non ha fatto, dalla Dogaia, la telefonata al suo difensore che si era messo a sua disposizione nella eventualità che volesse affrontare un secondo interrogatorio davanti ai magistrati inquirenti.
Ma l’avvocato Francesco Stefani del foro di Firenze, che assiste Ruscio da almeno due anni anche per altri procedimenti di natura finanziaria che lo vedono coinvolto, sarà stamani negli uffici della Procura.
"Approfitterò – ci ha detto ieri sera – del conferimento dell’incarico chiedendo la disponibilità a un secondo interrogatorio nell’interesse del mio assistito".
Stamani l’avvocato Stefani, come avevamo già spiegato, sarà in Procura dove sarà conferito l’incarico a un esperto informatico che dovrà estrarre i dati dai due telefoni cellulari, sequestrati all’uomo quando è stato arrestato, e sui due computer prelevati nella sua abitazione, nella prima campagna pistoiese, oltre ad altra documentazione da analizzare.
La salma di Ottavina è ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria e non è stata ancora restituita alla sua famiglia per le esequie, che si svolgeranno comunque in forma strettamente privata. Ottavina "Rita" Maestripieri era una donna conosciuta e assai benvoluta in città. Per molti anni aveva avuto lo storico negozio di bomboniere e confetteria di via Monteverdi. Chi la conosceva la descrive come una signora amabile e ancora molto in gamba.
l.a.