Il 2025 si apre con i rinnovati propositi da parte di Legambiente Quarrata di intervenire attivamente in materia di tutela del territorio. Gli adempimento e i parametri per la qualità dell’aria, la lotta all’abbandono selvaggio dei rifiuti nelle zone di campagna, gli interventi nelle scuole per promuovere l’educazione ambientale, le passeggiate storico-culturali per diffondere la conoscenza e il rispetto del bene comune, sono alcuni degli ambiti nei quali i volontari dell’associazione riversano le proprie energie. Ma è al momento il rischio idrogeologico quello che più di tutti vede l’impegno di Legambiente Quarrata, che se già era un settore dibattuto, adesso dopo l’alluvione del 2 novembre 2023, è quello dove sono concentrati tutti gli sforzi.
"Abbiamo fatto recentemente un altro sopralluogo con molti cittadini e alcuni tecnici del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno per le acque basse – ha spiegato Daniele Manetti presidente di Legambiente Quarrata – tra i tanti progetti in corso, ci siamo concentrati sulla frazione di Barba. I punti riguardano una sistemazione più efficiente e un riassetto idraulico del reticolo minore del bacino dell’Ombrone pistoiese al confine con Pistoia, in zona via Guado dei Sarti. I problemi riguardano l’Ombroncello, e la tanto attesa realizzazione di una cassa di espansione tra via Bottaia e via del Cantone. Poi ci sarà da intervenire, oltre che per gli allagamenti di via Brana e di via del Falchero, anche per il torrente Fermulla presso il ponte di via San Lorenzo e in via delle Casette per specifici interventi di dragaggio e, dove necessario, di manutenzione straordinaria di argini, alveo e di risistemazione di tubature di acqua potabile e di altri servizi che creano ostacoli al passaggio dell’acqua alluvionale – ha proseguito Manetti nell’elencare le priorità –.
Sono stati spesi più di 3,5 milioni di euro da Comune, Consorzio Bonifica 3 Medio Valdarno e Genio Civile Regione Toscana in somma urgenza dopo l’alluvione del 2023. Ma il Consorzio, prevede che, sulla base dei progetti futuri per mitigare il rischio idrogeologico sul territorio della nostra piana, serviranno 135 milioni di euro. Una somma ingente da reperire". Manetti a questo proposito nutre il timore che la Regione Toscana non preveda per adesso di finanziare queste opere. "Leggendo il bilancio di previsione 2025-2027 ci sembra che manchi la voce dei finanziamenti per opere idrauliche per mitigare il rischio idrogeologico nella provincia di Pistoia – afferma e conclude Manetti –. Ci è stato detto che tali finanziamenti saranno inseriti nelle variazioni di bilancio di aprile 2025. Chiederemo al più presto un colloquio con gli assessori di rifermento per avere conferma".
Daniela Gori