REDAZIONE PISTOIA

Occasione Vinitaly per i produttori pistoiesi

La fiera di Verona in presenza rappresenta una grande occasione per le aziende del territorio. "Dura resistere, ma ora si riparte"

Ci saranno anche alcune aziende pistoiesi al Vinitaly, che ritorna in presenza da oggi al 13 aprile a Verona. Saranno presenti la fattoria Casalbosco, la Società Agricola Marini Giuseppe e figli, la fattoria dei fratelli Betti e le cantine Bonacchi di Quarrata. "Andiamo a Vinitaly con la speranza di tornare alla normalità – dice Eleonora Ciardi di Casalbosco – la volontà di riprendere è tanta dopo due anni di pandemia. Sono stati anni complicati anche se siamo riusciti a restare in piedi grazie alla vendita diretta e alla consegna a domicilio. E’ stato fondamentale il lavoro fatto negli anni scorsi per farsi conoscere sul territorio". Casalbosco sarà nel padiglione del consorzio del Chianti dove presenterà tutti i suoi vini, da Orchiedea a Fuorcivitas, da Terrecotte a Dorato, da Carminio al vinsanto. L’ultima vendemmia ha offerto prodotti di grande qualità anche se la quantità ha lasciato a desiderare. Nel padiglione del Consorzio del Chianti ci sarà anche la Società Agricola Marini che presenta il suo rosso riserva e soprattutto il vinsanto, da sempre fiore all’occhiello in via Montalese. La novità assoluta è l’Occhio di Pernice, un vinsanto fatto con le uve rosse, che ha già destato interesse in altre manifestazioni. Sia il vinsanto classico che l’Occhio di Pernice dell’annata 2016, la più recente disponibile visto che occorrono cinque anni per fare un vinsanto, sono reduci dai premi ricevuti nel concorso 5 Star Wines 2022: "Anche quella 2021 sarà un’annata ottima – dice Sara Marini – l’unica pecca è solo la quantità piuttosto limitata". Nel padiglione Toscana sarà di scena anche la Fattoria dei Fratelli Guido e Gherardo Betti di Quarrata che presenterà i vini della nuova annata, dal Montalbano docg, ai rossi Prunideo e Semel, i due bianchi e il rosato che ultimamente ha molto incontrato i gusti dei clienti. "Prendiamo il Vinitaly come un segno di speranza – dice Guido Betti – anche se ancora il mercato internazionale risente molto delle chiusure, a partire dalla Cina dove la città di Shanghai è in lockdown. Ci sono complicazioni anche con Singapore e Taiwan. Ci muoviamo comunque anche su altri fronti aperti come quello degli Stati Uniti. Di positivo l’edizione di Vinitaly di quest’anno ha il calendario: viene subito dopo la manifestazione vinicola francese e per una volta anticipa quella della Germania". Tutti d’accordo che ancora il settore non è fuori dal tunnel ma Vinitaly può rappresentare un passo importante verso la ripresa.

Giacomo Bini