REDAZIONE PISTOIA

Ogni persona ha bisogno di una seconda possibilità

La cooperativa sociale "Rio Terà dei Pensieri" e l'associazione "Malefatte" offrono opportunità lavorative ai detenuti di Venezia per favorire il reinserimento sociale e ridurre la recidiva. Lavoro come strumento di riabilitazione e speranza per un futuro migliore.

Ogni persona ha bisogno di una seconda possibilità

Così è! Ad offrirla a detenuti e detenute della Casa Circondariale "Santa Maria Maggiore" e della Casa di Reclusione Femminile "Giudecca" di Venezia sono la cooperativa sociale "Rio Terà dei Pensieri" e l’associazione "Malefatte". Ne siamo convinti dopo aver parlato con Emanuela Lucidi, che si occupa di formazione e lavoro per le persone all’interno di queste strutture. Vi sono varie attività produttive a carattere artigianale che vanno dal laboratorio di serigrafia a quello di cosmetica, dall’orto biologico, alla produzione di borse . Lo scopo è quello di accompagnare le persone recluse nel percorso lavorativo e quindi di offrirgli una seconda possibilità. "Anche se non basta – afferma la Lucidi – il lavoro abbassa la recidiva". Quello che più ci ha colpito è che non sempre è facile reinserirsi nella società civile. La mancanza di casa, documenti, esperienza lavorativa diviene uno scoglio spesso insormontabile per l’ex detenuto. Dare un lavoro a queste persone significa offrire loro la speranza di un futuro. Talvolta la società tende a stigmatizzare coloro che hanno commesso un reato e che sono finiti dietro le sbarre. La soluzione potrebbe essere quindi accrescere il numero di carceri sul territorio? No, perché è stato constatato che aumentando la quantità degli istituti di pena cresce automaticamente la percentuale di persone detenute. La strada più costruttiva è forse quella offerta dalle cooperative sociali, come quella citata, che propone un percorso verso la legalità.