PISTOIA
La stazione è quel luogo strano che per alcuni diventa riparo, lo spazio in cui trovare un angolo tranquillo insieme con altri. La stazione è anche il luogo dove Maria Scarpellino Renzi andava di prima mattina a portare caffelatte caldo e pane per dare un po’ di conforto a chi, sotto il tetto della stazione, aveva trascorso la notte. È nata così Raggi di Speranza in Stazione, l’associazione che dopo oltre 10 anni di attività distribuisce ogni sera circa 100 buste da spesa contenenti i pasti da consumare nelle 24 ore successive: colazione, pranzo e cena sono assicurati, e insieme a loro il rispetto della persona che li riceve.
Nella convinzione che riconoscere la dignità di ogni individuo passi proprio dal comprenderne le difficoltà e porgergli la mano senza giudicare, l’associazione ha germogliato al suo interno un "Gruppo Social" di volontari che, oltre a lavorare per garantire cibo per il corpo, si impegna anche ad alimentare l’aspetto umano del disagio, richiamando l’attenzione dei concittadini sulle difficoltà che molti senzatetto vivono sulla propria pelle.
Il 28 ottobre hanno organizzato una passeggiata in notturna attraverso i luoghi della città insignificanti per molti, ma significativi per chi la città la vive come unica "casa" di cui disporre: l’appuntamento era alle 19 davanti alla stazione ferroviaria, e non poteva che essere così, per incamminarsi verso il piazzale della biblioteca San Giorgio, dove Maria e i primi volontari iniziarono a distribuire i pasti avvalendosi di un camper attrezzato.
Da qui, il corteo ha proseguito dirigendosi verso punti familiari a chi vive in strada: il corridoio del Penny Market, che offre riparo dal freddo e dal caldo; la fontanella di via Madonna dove bere e lavare un po’ di cose; le docce pubbliche e le macchinette per il caffè; la piazza del Duomo con le panchine dove poter sostare; infine la fermata dall’autobus vicina a Raggi di Speranza. In ciascuno di questi luoghi i volontari hanno raccontato il ruolo che hanno per i senzatetto, ma l’ultima testimonianza è stata di Roberto, che rimasto senza risorse ha sperimentato la durezza del vivere in strada: oggi ha di nuovo un lavoro e un luogo dove stare, ma… novello uomo dal fiore in bocca, continua a "indossare le scarpe" del disagio, ed è attivo nel sostenere chi ancora vive in difficoltà. Sono state 35 le persone a partecipare al "tour by night", concluso con un buffet da 10 euro organizzato alla sede di Raggi, il cui ricavato servirà a sostenere l’approvvigionamento alimentare: ma è oltremodo rilevante che alcuni siano rimasti tanto colpiti da aver manifestato subito l’intenzione di andare a crescere le fila dei già oltre 80 volontari operativi a Raggi di Speranza. Alessandra Chirimischi