
Stefano Brizzi
Pistoia, 18 ottobre 2016 - Sarà un processo breve e la sentenza potrebbe arrivare già tra dieci giorni. Inizia oggi a Londra il processo che vede imputato Stefano Brizzi, il 49enne informatico pistoiese, arrestato a Londra il 7 aprile scorso, per l’omicidio di un poliziotto scozzese, Gordon Semple, 59 anni, dopo che la polizia ha trovato nella sua casa i resti mutilati e sciolti in parte nell’acido del corpo dell’agente, con cui si ipotizza che Brizzi avesse una relazione.
Dal giorno del suo arresto, ad aprile, Brizzi si trova nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh, a sud est di Londra, dal quale non è mai uscito. Le udienze preliminari, davanti ai giudici della Old Bailey di Londra (la corte criminale centrale), infatti, si sono svolte tramite un collegamento video dal carcere. Brizzi non ha ancora reso la propria testimonianza rispetto all’atroce delitto di cui è accusato, limitandosi a scusarsi, durante la prima udienza davanti ai giudici, della barba incolta, mentre è apparso molto curato nel secondo collegamento video, sempre dal carcere. Il processo inizierà questa mattina alle 10 (ora locale) alla Old Bailey di Londra, la corte criminale centrale.
La vittima, l’agente 59 enne, Gordon Semple, lavorava da trenta anni con la Metropolitan Police di Londra. I resti del suo corpo sono stati ritrovati mutilati e in avanzato stato di decomposizione nell’appartamento di Brizzi, nel quartiere di Southwark a Londra dove il pistoiese appunto viveva. Stefano Brizzi aveva lasciato Pistoia da dieci anni. Mente brillante, appassionato delle materie scientifiche, si Brizzi era diplomato al liceo classico Michelangelo di Firenze e poi laureato in informatica. Dagli amici italiani e londinesi, è conosciuto per il suo impegno come attivista nel mondo gay e molto sensibile ai temi della pace, oltre ad essere da sempre nel volontariato e da qualche anno assistente sociale.