MARTINA VACCA
Cronaca

Omicidio di Ottavina: mancavano i soldi per l’affitto, a luglio sarebbe scattato lo sfratto

Ruscio martedì in Procura a Pistoia, fissato il nuovo interrogatorio dell’unico indagato per la morte di Ottavina Maestripieri, 90 anni

L’appartamento di via Monteverdi a Pistoia dove viveva Ottavina Maestripieri

L’appartamento di via Monteverdi a Pistoia dove viveva Ottavina Maestripieri

Pistoia, 16 giugno 2023 - Il giorno della verità potrebbe essere martedì. E’ stato fissato per le 10 di mattina nella Procura di Pistoia il nuovo interrogatorio davanti ai magistrati Leonardo De Gaudio e Linda Gambassi che dirigono le indagini dei militari del Reparto Operativo del Comando Provinciale e della Stazione di Pistoia sull’omicidio di Ottavina Maestripieri, 90 anni, avvenuto la mattina del 1 giugno nella sua casa di via Monteverdi a Pistoia. Dal carcere di Prato nel quale è detenuto da martedì 6 giugno, Patrizio Ruscio, 60 anni ragioniere pistoiese, unico indagato per la tragica morte della madre, 90 anni, che sarebbe stata picchiata e soffocata, ha fatto sapere di volersi confrontare una seconda volta con i magistrati, dopo il primo interrogatorio avvenuto il pomeriggio del primo giugno, poche ore dopo il ritrovamento della vittima.

A confermarlo è il legale di Ruscio, l’avvocato Francesco Stefani di Firenze. "C’è una concomitanza – spiega l’avvocato Stefani – Infatti martedì mattina è fissata l’udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza di Firenze per la violazione della detenzione domiciliare cui Ruscio era sottoposto dopo una condanna passata in giudicato per truffa. Lunedì mattina alle 9, sarò nel carcere di Prato dove incontrerò il mio assistito che dovrà formalizzare la rinuncia a comparire davanti ai giudici di Firenze. Completato questo passaggio, potrò confrontarmi ancora con lui in vista del nuovo interrogatorio di martedì. E’ chiaro che si tratta di una opportunità che non può essere sprecata, e che in quella sede lui dovrà dire ai magistrati di più di quanto già detto durante il primo incontro. Mi auguro che avrà la forza di dire le cose che non ha detto prima, se ci sono altre persone coinvolte in questa storia, qualora ce ne siano. Una forma di collaborazione è l’unica possibilità che abbiamo di ottenere la concessione delle attenuanti generiche, vista l’impossibilità dopo la riforma Cartabia di richiedere un rito abbreviato dal momento che l’accusa è di omicidio volontario. Le possibilità sono diverse fino a quella di una confessione, laddove ce ne siano i presupposti".

E c’è un aspetto che ora definisce meglio i contorni di una situazione di grande difficoltà nella quale Patrizio Ruscio si trovava al momento dell’incontro con l’anziana madre. Il particolare attiene al pagamento della quota annuale per l’affitto della casa di via Monteverdi nella quale la madre abitava e che finora era riuscito ad onorare. Quella mattina probabilmente, Ruscio avrebbe dovuto dare alla madre una brutta notizia, ovvero che in mancanza del pagamento sarebbe scattato immediatamente lo sfratto. Una eventualità che sembra fosse certa e che avrebbe gettato la donna nel più grande sconforto, come è comprensibile, dopo aver vissuto una vita di impegno come stimata commerciante e dopo aver aiutato quel figlio problematico in tutti i modi possibili, come lui stesso ha sempre ammesso.