Quarto giorno di sciopero ieri nei tre stabilimenti di Quarrata della Vot International, l’azienda a conduzione cinese dove lunedì scorso un operaio pakistano è stato aggredito, dopo che si era rivolto al sindacato per protestare contro i pesanti orari di lavoro, che secondo quanto riferito dal sindacato Sudd Cobas e da alcuni dipendenti, perlopiù pakistani, vanno dalle 12 alle 14 ore giornaliere. L’eco di quanto accaduto è arrivato pure a Roma, in Parlamento: "Vogliamo sapere dal Governo quali iniziative intende assumere e con quali strumenti, coinvolgendo le prefetture e le forze dell’ordine, per impedire il ripetersi di questi episodi. Vogliamo sapere anche come intende il Governo garantire tutela e agibilità ai lavoratori e ai sindacati, poiché lo sfruttamento non può avere diritto di cittadinanza in Toscana come nel resto del Paese, e se e come intende incrementare le attività ispettive nei luoghi di lavoro". È quanto si legge nell’interrogazione ai ministri dell’Interno e del Lavoro presentata dal gruppo parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra. "Perché quello avvenuto nel pistoiese e più volte nel pratese – ricorda il primo firmatario Nicola Fratoianni – è inammissibile ed è per questo è necessario che i ministeri coinvolti contrastino e rimuovano le condizioni di sfruttamento denunciate dai lavoratori, evitando che continuino ad essere vittime di ritorsioni e di bestiali aggressioni".
Nella giornata di oggi è previsto un incontro tra azienda e sindacati, nello stabilimento di via Giotto a Quarrata, dov’è in corso da lunedì scorso il presidio dei lavoratori. Dall’incontro potrebbero scaturire novità importanti. "Noi chiederemo la regolarizzazione di tutti i lavoratori, con contratti a tempo indeterminato, per le otto ore giornaliere, nel rispetto del contratto nazionale – spiega Luca Toscano del sindacato Sudd Cobas –. Si tratta di richieste basilari che per noi non saranno trattabili a quel tavolo, perché sulla legalità non si può trattare. Abbiamo ricevuto molte attestazioni di solidarietà – prosegue Toscano –, c’è stata una vera e propria gara a portare coperte, che ci hanno permesso di affrontare la notte in modo più agevole, qualcuno si è attivato anche a portarci i pasti, come ha fatto l’associazione Libera di Pistoia. Questa solidarietà è importante, perché purtroppo questi fenomeni di sfruttamento e di caporalato sono proliferati nell’invisibilità. Lo sciopero e il presidio proseguono ad oltranza, a meno che non vengano accolte le nostre richieste".
All’incontro con l’azienda sarà presente anche la Fillea Cgil di Prato e Pistoia. "Oltre a esprimere la nostra solidarietà al lavoratore aggredito e una ferma condanna per quanto successo – afferma il segretario generale della Fillea Davide Chiappinelli – ci siamo attivati per chiedere un confronto urgente alla Vot International. A quel tavolo ci auspichiamo una ferma condanna da parte dell’azienda, noi vogliamo avviare una discussione sul modello di produzione che non può basarsi sulla compressione dei diritti e dei salari, alimentando la competizione al ribasso. Siamo molto preoccupati per il proliferare dell’illegalità che negli anni si è allargata nella nostra Piana, investendo anche Quarrata. A seguito dell’incontro con l’azienda – conclude Chiappinelli –, valuteremo quali azioni portare avanti a tutela dei lavoratori".
Patrizio Ceccarelli