Serravalle Pistoiese (Pistoia), 26 gennaio 2025 – Una tragedia improvvisa si è compiuta ieri mattina in prossimità di uno dei cantieri collaterali alla realizzazione del raddoppio della ferrovia Pistoia-Viareggio dove un operaio di 54 anni è morto, vittima di un malore fatale contro il quale niente hanno potuto le manovre dei soccorritori. Si chiamava Amato Aversario e abitava con la famiglia a Mondragone, in provincia di Caserta. Lascia la moglie e due bambini piccoli.
L’allarme alla centrale del 112 è arrivato ieri mattina, poco dopo le sette. Uno degli operai si era sentito male a Masotti, in via delle Quattro Querci, dove sono in corso i lavori sul territorio del comune di Serravalle per l’allestimento delle barriere fonoassorbenti e dove la squadra, composta da una decina di operai, si apprestava a iniziare il lavoro. L’uomo indossava regolarmente la giacca arancione e il resto delle dotazioni. Quando ha accusato il malore, si è appoggiato a un muretto e poi si è accasciato a terra. I primi ad accorrere in suo aiuto sono stati i suoi colleghi di lavoro che hanno tentato fin da subito il massaggio cardiaco. Sul posto, dopo l’allarme, sono arrivate la squadra della Misericordia di Pistoia e l’automedica di Pistoia, con l’equipaggio composto da medico e infermiere.
Sono state tentate tutte le manovre di rianimazione, che sono iniziate sul posto e sono proseguite a bordo dell’ambulanza fino all’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale. L’uomo è stato intubato ed è stato applicato anche il Lucas, il dispositivo che comprime il torace e lascia le mani libere ai soccorritori per poter eseguire le altre manovre di rianimazione. E’ stato quindi tentato il tutto per tutto, ma l’operaio non ha mai ripreso conoscenza e una volta al pronto soccorso non è rimasto altro che constatarne la morte, probabilmente dovuta a un infarto fulminante. Grande la disperazione dei colleghi di lavoro. Dall’ospedale la postazione della Polizia di Stato ha avvisato i Carabinieri e una pattuglia ha raggiunto il luogo della tragedia per gli accertamenti di legge. Sul posto è quindi intervenuta la squadra della medicina del lavoro dell’Asl per eseguire tutti quei rilievi di legge che potranno poi inquadrare questa tragedia nel contesto in cui è avvenuta, e cioè quello in cui un lavoratore si è sentito male, ed è morto, mentre si apprestava a cominciare la sua giornata lavorativa insieme ai colleghi, e se questo possa essere o meno considerata una morte sul lavoro.
La salma dell’operaio, fino a ieri, era a disposizione della magistratura che doveva ancora stabilire se procedere con l’autopsia o l’esame esterno del corpo che sarà poi restituito alla sua famiglia. Amato Aversario trascorreva nel pistoiese i giorni in cui lavorava al cantiere per poi tornare a casa a fine turno.
l.a.