Nessuna violenza nel trasferimento dall’alloggio popolare all’ospedale, ma solo una procedura che ha come scopo anche quello di dare una assistenza adeguata a una persona, anziana a con pluripatologie. Secondo la presidente della Società della Salute e vice sindaco Anna Maria Celesti, si può riassumere così il caso della signora trasferita dal suo alloggio popolare in ospedale e che da domani troverà posto in una Rsa del territorio.
"In realtà – spiega la presidente Sds Celesti - ci sono state già due valutazioni da parte della commissione multidisciplinare sulla situazione socio sanitaria della signora. Una prima che risale a due anni fa, e a seguito della quale era stata attivata un’assistenza domiciliare sanitaria e affidata ad un assistente socio sanitario. Due servizi di cui tuttavia la famiglia dell’anziana non si è mai avvalsa. A seguito del trasferimento in ospedale, martedì scorso, la signora è stata rivalutata. E domani di fatto verrà trasferita in una Residenza sanitaria assistita individuata sul territorio, di cui i famigliari sono già a conoscenza. Non entro nel merito del provvedimento di sfratto, che è stato riconosciuto legittimo, e confermato dal Tribunale. Da domani la signora avrà adeguata e appropriata assistenza presso la Rsa".