Organici, allarme rosso: "Le nuove assunzioni serviranno a sostituire gli interinali in uscita"

Il sindacato delle professioni infermieristiche è sul piede di guerra. L’accusa alla Regione: nessun vero rinforzo per i nostri ospedali. "Le strutture sono ridotte all’osso, impossibile garantire i servizi".

Organici, allarme rosso: "Le nuove assunzioni serviranno a sostituire gli interinali in uscita"

Organici, allarme rosso: "Le nuove assunzioni serviranno a sostituire gli interinali in uscita"

Sono 179 i sanitari che nelle prossime settimane verranno assunti dall’Asl Toscana Centro. Un numero importante, che però secondo il coordinamento Toscana Centro di Nursind non è sufficiente. "Le nuove assunzioni che saranno spalmate nel territorio dell’Asl Toscana Centro – spiega il coordinatore Salvatore Sequino – non migliorano la difficile situazione che riguarda tutti i presidi e i servizi. Questo perché nelle prossime settimane termineranno i 179 rapporti di lavoro interinale e l’Azienda sanitaria si limiterà ad attingere dalla graduatoria lo stesso numero di lavoratori a tempo indeterminato, senza però aumentare il numero di sanitari a disposizione in corsia". L’annuncio dell’Asl Toscana Centro non soddisfa il sindacato delle professioni infermieristiche, secondo il quale i nuovi assunti a tempo indeterminato non possono essere considerati come forze in più a disposizione perché di fatto subentrano allo stesso identico numero di interinali.

"L’Asl Toscana Centro – prosegue Sequino – deve prendere atto del fatto che le strutture sanitarie hanno bisogno di personale in più. Per far funzionare al meglio il sistema sono opportuni innesti in grado di far fronte, oltre alla carenza cronica di personale, anche alle assenze per maternità, ai permessi e ai pensionamenti già avvenuti o in arrivo. Allo stesso tempo siamo rammaricati del fatto che la Regione, sempre pronta a tessere anche a mezzo social le lodi del personale sanitario, abbia deciso di non concedere ulteriori forze in grado di dare sollievo a quanti lavorano nei reparti degli ospedali di Firenze, Prato, Pistoia ed Empoli. Ben vengano i ringraziamenti pubblici al personale sanitario per il lavoro svolto, ma ora è il momento di passare ai fatti. Perché con le parole, i ringraziamenti e i post non si risolvono le carenze di personale. I nostri colleghi sono stremati, la Regione prenda coscienza del problema e metta in campo le opportune iniziative".

Sulla questione, erano stati critici anche i sindacati Cisl e Chil. A Pistoia saranno 26 le figure che saranno stabilizzate ma, secondo le organizzazioni a tutela dei lavoratori, resta comunque negativo il bilancio tra i professionisti che sono andati in pensione e quelli che garantiranno il turn over. "Continuiamo a vederci negare da parte della Regione la piena sostituzione del turn over di tutti i ruoli presenti in azienda per l’anno 2023 – avevano detto i referenti di Cisl e Cgil – e lo stesso adeguamento degli standard occupazionali per sopperire alle sempre più numerose assenze dovute dalle aspettative per maternità , congedi parentali, assenze per leggi 104 e malattie lunghe, che negli ultimi anni hanno fatto registrare punte di assenteismo da lavoro del 30 per cento dell’intero organico".

M.M.