Pistoia, 11 giugno 2023 – C’è molta attesa per l’incontro di domani pomeriggio nel carcere di Prato dove avverrà il primo colloquio tra l’avvocato Francesco Stefani del foro di Firenze e il suo assistito, il ragioniere Patrizio Ruscio, 60 anni, indagato dalla Procura di Pistoia per omicidio volontario dell’anziana madre, Ottavina Maestripieri.
Quella di domani sarà la prima volta in cui il legale potrà parlare con Ruscio dopo l’interrogatorio del primo giugno, giorno stesso del ritrovamento del corpo senza vita di Ottavina, nell’appartamento in cui viveva da molti anni, in via Monteverdi. Come si ricorderà, l’uomo fu interrogato fino alle due di notte nella caserma dei carabinieri di viale Italia. L’incontro di domani viene letto come decisivo in questa tragedia.
«E’ un incontro importante – ci spiega l’avvocato Stefani – perché quando avrò finito di parlare con il mio assistito e uscirò dal carcere, saprò se parlerà con i pubblici ministeri e se farà delle ammissioni, oppure se ci sarà una categorica presa di distanza da ciò che gli viene contestato e allora anche la mia difesa avrà un’altra linea. In ogni caso quindi, avremo le volontà dell’indagato". L’avvocato Stefani assiste Patrizio Ruscio da almeno due anni. Da quando assunse la sua difesa in un procedimento satellite scaturito da un processo per bancarotta in cui erano coinvolti altri professionisti.
"L’ho sempre visto incline a mettersi nei guai, ma mi riesce veramente difficile pensarlo come l’assassino della madre. Mi ha sempre parlato di lei e mi ha sempre detto che la sua mamma era l’unico punto di riferimento della sua vita. Se lo ha fatto – osserva il difensore – significa che qualcosa gli è esploso dentro. Se è coinvolto, il mio compito è quello di fargli comprendere le conseguenze nel caso che decida di non parlare con i magistrati che dirigono questa indagine".
Sul caso indagano i carabinieri del Reparto Operativo del Comando provinciale e della Stazione di Pistoia, sotto la direzione dei sostituti Leonardo De Gaudio e Linda Gambassi.
L’avvocato Stefani domani comunicherà a Ruscio quello che l’autopsia ha rivelato: che la madre è stata uccisa, picchiata e soffocata. Gli dirà che fra qualche decina di giorni ci saranno i risultati del confronto tra il materiale biologico prelevato sotto le unghie della donna e il suo Dna.
Si sta col fiato sospeso in una vicenda che ha profondamente turbato prima di tutto la famiglia, e poi tutte le persone che conoscevano Ottavina, che aveva perso qualche anno fa il marito Mario e che per molti anni aveva condotto lo storico negozio di bomboniere e confetti di via Monteverdi, sotto casa.
Patrizio Ruscio, lo ricordiamo, è in carcere per aver violato la detenzione domiciliare disposta dal tribunale di sorveglianza di Firenze. Doveva scontare tre mesi dopo una condanna per truffa passata in giudicato. E’ evaso la mattina del primo giugno, alle sei e mezzo, secondo la Procura per dirigersi in via Monteverdi, da dove ha dato l’allarme al 118 alle sette e mezzo, chiedendo agli operatori di avvisare anche le forze dell’ordine, pensando che la madre fosse stata vittima di una rapina.
lucia agati