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Otto coltellate, ma Massimiliano Matteoni non si è difeso

Diversi i colpi inferti fino a quello letale: sembra che l’uomo non abbia opposto resistenza. Ieri l’autopsia

Massimiliano Matteoni

Massimiliano Matteoni

Buggiano (Pistoia), 15 dicembre 2022 - È stato colto di sorpresa Massimiliano Matteoni. A quell’appuntamento con il figlio, domenica sera nel parcheggio del Don Carlos, è andato senza pensarci nemmeno un attimo. Già altre volte aveva incontrato lì Simone, che vive con la sua ex moglie a Buggiano. Ancora da capire se il tamponamento del suo furgone sia avvenuto in corsa, al suo arrivo nell’area di sosta o se i danni siano stati provocati in un secondo momento, e da chi. Quello che sembra accertato è che la vittima non si è difesa. Non come o quanto sarebbe istintivo fare. Sarebbe. Se ci si trovasse davanti a uno sconosciuto, davanti a qualcuno da cui temere qualcosa. Non davanti a un figlio, di cui Massimiliano Matteoni evidentemente si fidava. A tal punto da presentarsi all’appuntamento pochi minuti dopo aver ricevuto la sua telefonata, e da solo. Sarebbero stati otto i colpi inferti all’uomo con uno o due coltelli da cucina. I militari avrebbero ritrovato solo una delle due armi.

Ieri mattina, all’ospedale San Jacopo di Pistoia, è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Matteoni. L’incarico è stato affidato dal sostituto procuratore Claudio Curreli, che dirige le indagini dei carabinieri, al dottor Giuliano Piliero che per primo ha svolto il sopralluogo nei boschi domenica notte, insieme al dottor Paolo Venturi della Medicina Legale di Firenze. Un esame complesso che ha richiesto ore, dalle 8 alle 15, alla presenza anche del luogotenente Paolo Sciascia. Gli accertamenti permetteranno di datare con precisione l’ora della morte dell’uomo, se sia avvenuta nel parcheggio o se sia arrivato moribondo nei boschi dove il suo corpo è stato ritrovato.

M. V.