REDAZIONE PISTOIA

Padule, le polemiche non si placano. I proprietari terrieri si difendono: "Tra noi nessun bracconiere"

La risposta: "Non accettiamo fra i nostri iscritti cacciatori che non si comportano nel rispetto della legge"

L’ingresso del Centro Visite di Castelmartini al Padule di Fucecchio Il dibattito in corso vede su opposti fronti il gruppo «Amici del Padule» l’associazione «Il Padule» dei rappresentanti dei proprietari terrieri della zona

L’ingresso del Centro Visite di Castelmartini al Padule di Fucecchio Il dibattito in corso vede su opposti fronti il gruppo «Amici del Padule» l’associazione «Il Padule» dei rappresentanti dei proprietari terrieri della zona

"Tra i proprietari terrieri del Padule non ci sono bracconieri, perché nella nostra associazione non accettiamo iscritti che adottino comportamenti del genere". Sono brevi e lapidari i rappresentanti dei proprietari terrieri della zona palustre sia di parte fiorentina che pistoiese, nel rispondere alle accuse che il gruppo ambientalista "Amici del Padule di Fucecchio e della biodiversità" avevano fatto nei giorni scorsi riguardo una difficile situazione dell’avifauna nell’area umida, adesso ghiacciata.

Così l’associazione "Il Padule" fa sapere in una nota che: "Ai recenti articoli di denuncia pubblicati negli ultimi giorni sulla stampa locale, in merito alla caccia nel Padule di Fucecchio, l’associazione Il Padule, rappresentante i proprietari del Padule stesso della parte fiorentina e in parte di quella pistoiese, tiene a dichiarare che ha da tempo deciso di non accettare fra i propri iscritti cacciatori che non si comportano nel rispetto della legge, proprio per evitare che il mondo animalista continui a speculare ingrandendo a dismisura e denunciando fatti non corrispondenti alla realtà. E a proposito della caccia in zone interessate dal ghiaccio – proseguono nella nota i proprietari terrieri – facciamo presente agli Amici del Padule che la norma fa riferimento all’area del singolo appostamento, ossia il chiaro, per la semplice ragione che un cacciatore al mattino non può andare a controllare se altrove la zona è coperta da ghiaccio e quindi può essere responsabile esclusivamente dell’area di sua pertinenza. Questa è l’ennesima dimostrazione come questi pseudo ambientalisti parlano a sproposito".

Gli Amici del Padule avevano infatti denunciato pubblicamente, anticipando che avrebbero fatto presenti delle richieste specifiche alle istituzioni competenti, che "le numerose auto presenti ai porti di imbarco verso i capanni da caccia e i numerosi spari hanno certificato un’alta percentuale di cacciatori che non sono stati alle regole. È stato segnalato anche l’uso di richiami elettronici di canti di uccelli (di anatidi in particolare), pratica vietata e punita penalmente. Questo anche a causa dell’oramai cronica mancanza di controlli, dovuti anche al poco personale, che non dispone nemmeno di mezzi natanti adeguati".

Arianna Fisicaro