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Pannelli solari sulle chiese. Dalla Piana a San Biagio

Il vescovo Tardelli e l’impresa sociale Fratello Sole hanno siglato l’accordo. Si parte da Quarrata e Casalguidi fino alla zona Ovest con Vicofaro e dintorni. .

PISTOIA

Si va verso la creazione delle prime comunità energetiche nel territorio pistoiese e pratese della Diocesi di Pistoia. Nasceranno a partire dalle parrocchie e altri edifici ecclesiastici (sui quali verranno installati gli impianti fotovoltaici), ma saranno aperte alla partecipazione di organizzazioni del terzo settore attive sul territorio e di singoli cittadini interessati a partecipare.

L’accordo che dà il via alle procedure, anche per la ricerca di finanziamenti per sostenere gli investimenti, è stato siglato ieri dal vescovo di Pistoia Fausto Tardelli e da Fabio Gerosa, presidente di Fratello Sole, impresa sociale che si occupa di sostenibilità per il terzo settore. Le parrocchie coinvolte sono in tutto una decina e sono dislocate, per quanto riguarda Prato, nei comuni di Poggio a Caiano e Carmignano, mentre per Pistoia, per il momento saranno quelle di Quarrata, Casalguidi e la zona ovest della città, che comprende San Biagio, Vicofaro e altre comunità vicine.

"Scegliere di investire sulle comunità energetiche – ha spiegato il vescovo Tardelli – è un segno di conversione personale e sociale che Papa Francesco ha proposto nell’Enciclica Laudato sì nel 2015, quando ha tracciato una direzione per ridare senso e alternativa, in un quadro di economia integrale, a una idea di ambiente che poneva in conflitto sviluppo e sostenibilità, crisi ambientale e crisi sociale, globale e locale. La vera sfida sarà intrecciare questi obiettivi con le risorse che le nostre comunità hanno a disposizione cercando di cambiare la mentalità delle comunità. Mettere a disposizione le risorse strutturali e l’intelligenza sarà l’unico modo non solo per dare vita e sostegno a questo progetto, ma soprattutto per ricostruire il senso profondo dei legami e dei valori delle comunità".

Per il presidente di Fratello Sole, Fabio Gerosa: "La realizzazione di comunità energetiche, che nasceranno con spirito di condivisione e fraternità, oltre a consentire di aggregare la domanda energetica e ottenere risparmi sui costi, consentirà di aiutare le famiglie in difficoltà e di generare valore sociale". L’accordo, come è stato spiegato, è già operativo. A oggi è stata individuata una prima comunità energetica a partire da sette edifici ecclesiastici nei comuni di Poggio a Caiano e Carmignano. A breve ne saranno individuate altre due.

"Questa attività non è solo uno strumento di creazione di reddito che può sostenere i fedeli – sottolinea don Cristiano d’Angelo, vicario generale della Diocesi di Pistoia e coordinatore del progetto –, ma anche parrocchie, case famiglia, comunità locali come hanno già dimostrato alcune buone pratiche realizzate, o in via di realizzazione, sui territori". "Non ci sono ricette magiche – annota Selma Ferrali, direttrice dell’ufficio per la pastorale sociale e del lavoro – ma occorre camminare insieme con un esercizio di comunione ecclesiale".

Patrizio Ceccarelli