DAVIDE COSTA
Cronaca

Paolini: "Le chiamate al 118 crescono"

Il direttore della centrale operativa: "Al momento la situazione è migliore rispetto ai ’tempi bui’ di marzo e aprile"

di Davide Costa

Se c’è una persona in grado di avere il quadro dell’emergenza Covid nella nostra provincia (e non solo), quella persona è il dottor Piero Paolini, direttore della centrale operativa 118 Pistoia e Empoli, referente sanitario regionale per le grandi emergenze e direttore della centrale Cross.

Dottor Paolini, risiamo da capo come a marzo?

"Al momento no. Per fortuna".

La situazione è migliore?

"Al momento i dati ci dicono questo".

La centrale Cross è ’in sonno’?

"Al momento non siamo stati attivati".

Che poi, stando al principio dell’alternanza, in caso di attivazione stavolta toccherebbe alla centrale di Torino, giusto?

"E’ così. Il protocollo di attivazione prevede che le centrali debbano lavorare una volta ciascuno. In primavera è toccato a Pistoia, nonostante il turno dicesse Torino. In quel caso, però, sono stati i colleghi piemontesi a chiedere al Dipartimento che intervenisse Pistoia perché la situazione che si registrava nella loro regione era già abbastanza difficile. Quel che è certo è che, se per un motivo o per l’altro la centrale Cross di Pistoia dovesse venire attivata, i nostri operatori sarebbero pronti a gestire la situazione".

Passiamo dal generale al particolare: com’è la situazione nella nostra zona?

"Se prendiamo come riferimento le chiamate ai 118 della Toscana vediamo come ci sia un aumento importante delle richieste".

Può essere più preciso?

"Le chiamate giunte al 118 nella penultima settimana di settembre sono state 13.377. Se paragoniamo il dato con la penultima settimana di ottobre, vediamo che il numero è salito a 16.169".

Si tratta di un aumento graduale o esponenziale?

"Possiamo dire che, se fino alla scorsa settimana la crescita era stata graduale, adesso i numeri sono più preoccupanti: nell’ultima settimana, giusto per fare un esempio, la crescita è stata sensibile: 14.591 a 16.169 chiamate. Non va meglio se analizziamo il numero delle missioni, che nell’arco di un mese sono passate da 9.500 a 10.700, con una crescita di 700 solo nell’ultima settimana".

Per cosa chiamano i cittadini?

"Concentriamoci su quelle patologie più ’affini’ al Covid. Le richieste di interventi per problemi di tipo respiratorie sono rimaste più o meno stabili nell’ultimo mese. D’altra parte si registra un aumento importante delle patologie di tipo infettivo, che sono passate in un mese da 363 a 1100 e ora rappresentano all’incirca il 10% del totale".

Dottor Paolini, è preoccupato?

"Come tutti. Ma i sanitari non possono farsi prendere dall’ansia. Più che paura di ammalarsi abbiamo paura di contagiarci. Come medico devo anche sottolineare che viviamo in una regione con un servizio sanitario che ha sempre risposto bene".

Proprio in tema di contagio: usate delle precauzioni particolari per difendere ’il fortino’ delle centrali 118 e Cross?

"Diciamo che rispettiamo le misure anticovid in modo stringente. I locali vengono sanificati più volte al giorno, le postazioni vengono pulite accuratamente, il personale indossa sempre con la mascherina e c’è un rigoroso rispetto del distanziamento sociale. Infine i turni, soprattutto per il personale infermieristico e tecnico, sono quasi sempre fissi, così da limitare al minimo le possibilità di contagi".