REDAZIONE PISTOIA

Paolo Breschi stroncato da un infarto, storico bidello del liceo classico Forteguerri

La sera prima del malore fatale era come sempre al circolo di Santomato a dare una mano in pizzeria. Grande appassionato di Juventus e Formula Uno

Seconda metà degli anni Ottanta, liceo classico Niccolò Forteguerri: c’erano Franco, Mario, l’Ivana. E poi lui, il più apparentemente birichino del gruppo, Paolo Breschi al secolo Paolino il custode. Da Santomato. Erano le figure più rappresentative di quelli che oggi definiscono collaboratori scolastici, ma all’epoca chiamavano bidelli. Quasi più popolari dei professori, sicuramente più simpatici, almeno tra gli allievi. Franco lo juventino, a cui rammentavamo Magath per farlo andare in bestia (tutta una recita perché gli volevamo bene); Mario e quelle strette alle braccia che facevano male e ricordiamo con terrore (scherziamo, ma non troppo); l’umanità dell’Ivana e l’irresistibile verve di Paolino. Che oggi non è più, perché un infarto se l’è portato via nella notte a 76 anni, lui che la sera precedente all’addio terreno era al circolo, a Santomato, a dare una mano in pizzeria. Come sempre, come al solito. Lui che quando t’incontrava ti faceva mille feste, lui che sapeva tirarti su di morale dopo un compito in classe o un’interrogazione andati così così, lui che ti aveva fatto scoprire dei giornaletti (La Poliziotta, Il Camionista: sono esistititi o è leggenda?). Lui che ti portava persino al Gran Premio di Imola, assieme al figlio, poi divenuto famoso parrucchiere, e a un altro studente, Francesco Filoni, ex vice sindaco di San Marcello tra l’altro. L’anno successivo, che paura! L’incidente a Gerhard Berger, al Tamburello. Con il volto di Paolino rigato da una lacrima. Quella che versiamo per te, oggi.

Gianluca Barni