Il viaggio è sempre stato il più potente coacervo di emozioni, talvolta immaginate, altre realizzate. Nel caso del libro ’Il doppio dei miei passi’, di Paolo Innocenti, autore sammarcellino, la storia si svolge prevalentemente negli Stati Uniti. In realtà invece i luoghi sono tra Toscana e Emilia, ma questo non ne modifica il fascino. La lunga storia che accomuna Paolo e il cane Achille (nella foto) viaggia tra realtà e fantasia confondendole e miscelandole. Nel progetto di vita di Paolo, Achille è consigliere e testimone, parlano lungamente e instancabilmente, nutrendosi l’uno dello sguardo dell’altro fino a una sorta di sublimazione. Negli occhi del cane, peraltro non suo ma di sua suocera, Paolo ritrova gioie e incertezze dell’infanzia e dell’adolescenza, sogni e speranze che li conducono sullo stesso sentiero.
Paolo Innocenti racconta questa relazione, che capisce solo chi con un cane ci vive, la racconta con una naturalezza mista al coinvolgimento che spesso ti fa dimenticare che stai leggendo un libro, pensi di essere nella realtà anche se ogni tanto ti costringe a voltare pagina. Così si dipanano le loro vite fino a condurli in giro per il mondo in un susseguirsi di avventure che si possono condividere solo con un cane che si ama. Fino all’ultima pagina c’è quella storia di amicizia e comprensione che li lega e che si sviluppa normalmente tra gli umani che con il loro cane condividono un linguaggio noto solo a loro. Il libro, dell’editore Albatros, è disponibile nelle edicole della montagna.
Andrea Nannini