Conto alla rovescia per il cambio al vertice della segreteria provinciale del Partito Democratico. Dopo mesi di silenzio, infatti, è stata convocata l’assemblea provinciale che verosimilmente eleggerà il nuovo segretario. L’appuntamento è per mercoledì 6 novembre, alla presenza del segreterio regionale Emiliano Fossi, esattamente quattro mesi dopo la ratifica pubblica delle dimissioni del numero uno del partito provinciale, l’uscente Luca Torrigiani. Di tempo ne è passato insomma, anche se qualche rallentamento era da mettere in conto, tra l’onda lunga delle amministrative, la finestra estiva e soprattutto l’assenza di molte figure chiave in seno al Pd (oltre al segretario, in precedenza aveva rassegnato le dimissioni anche il presidente).
La lunga attesa non è tuttavia piaciuta a un nutrito gruppo (quasi cento persone) di iscritti, coordinatori di Circolo ed elettori del Partito Democratico di Pistoia, che in una lettera aperta hanno manifestato le proprie perplessità. Tra i firmatari spiccano i vari Alvaro Alberti, Pietro De Caria e Roberto Agnoletti. "Proveniamo da vari Circoli territoriali e da vari percorsi politici – affermano – ma condividiamo una forte preoccupazione e un profondo disagio dovuti alla totale disinformazione da parte di chi dovrebbe tenere le redini del Partito a livello provinciale a seguito delle dimissioni del Segretario provinciale Alessio Torrigiani. Fin qui nulla si è mosso e la convocazione dell’assemblea provinciale, prevista per il 6 novembre, giunge con assoluto e colpevole ritardo. Ciò che più fa specie è che all’orizzonte non si intravede un percorso partecipativo per individuare una nuova figura di segretario – aggiungono –, che coinvolga la base del Partito rappresentata dai circoli, dagli iscritti e dagli elettori". Gli scriventi auspicano che "il nome del nuovo segretario nasca come esito di una discussione autenticamente democratica, svolta sui territori anche attraverso assemblee aperte. Siamo ad un anno dalle elezioni regionali e quindi non ci possiamo permettere di avere un simile vuoto dirigenziale e organizzativo, a maggior ragione nella provincia che con ogni probabilità esprimerà il candidato del centrodestra a presidente. Auspichiamo un deciso intervento da parte dei vertici regionali e nazionali in tempi ragionevolmente rapidi – concludono, con piglio battagliero –: non ci possiamo più permettere questa stagnazione".
Torrigiani, lo ricordiamo, si era dimesso pochi mesi dopo la sua elezione. L’ex sindaco di Lamporecchio, tra i primi sostenitori della mozione Schlein, era stato scelto dall’assemblea provinciale dem nell’ottobre del 2023, per prendere le redini lasciate da Pier Luigi Galligani. Ma poi la prima scadenza elettorale, quella delle europee e amministrative, si è rivelata determinante in negativo. Il riferimento è alla corsa a sindaco dello stesso Torrigiani, che nella sua Lamporecchio ha rimediato una sconfitta che lo ha indotto al passo indietro, pur rimanendo a disposizione per le funzioni essenziali che il ruolo di segretario impone. Quanto al suo successore, la sensazione è che l’orientamento sia quello di scegliere una figura che possa traghettare il partito fino alle elezioni regionali, anche in considerazione del fatto che tra un anno è previsto un ulteriore rinnovo delle cariche a livello provinciale.
Alessandro Benigni