PISTOIAIl Biciplan è un percorso complesso, e coordinato, fra la Provincia e i vari comuni pistoiesi che ha avuto un suo sviluppo complessivo di oltre due anni ma che adesso dovrà trovare la forza per vedere la luce. I primi passi si sono avuti nel febbraio 2022, con una successiva tappa relativa al workshop ad esso dedicato fino alla prima proposta che risale al settembre di quello stesso anno passando poi per osservazioni e adozioni concluse sul finire del 2024 con il via libera del consiglio provinciale. All’interno del piano sono stati ipotizzati ben dieci possibili obiettivi da raggiungere per dare una conformazione specifica, e funzionale, che possa davvero rivoluzionare il modo di spostarsi in provincia. Il tutto andando a realizzare percorsi che sono in sede propria, su corsia riservata, con presenza promiscua ciclo-veicolare su strada, su argine e su sentiero (per forme di turismo ancora più lento e dedicato alle mountain bike). "Garantire l’intermodalità è un obiettivo fondamentale per incentivare l’uso della bicicletta negli spostamenti – si legge nel piano – in quanto non è realistico prevedere uno scambio modale completo tra auto e bicicletta, ma è plausibile in specifici contesti ipotizzare una integrazione tra auto e bici+treno o bici+autobus. Inoltre, è opportuno migliorare la sicurezza in termini di stazionamento presso gli scambi intermodali contro il furto e il danneggiamento delle biciclette".
È questo uno dei punti salienti: prevedere un sistema di ciclostazioni a servizio di più mezzi di trasporto per incentivare ulteriormente l’uso delle due ruote a discapito dell’auto privata. Per esempio ne dovrebbe essere presente una all’esterno di ogni stazione ferroviaria, di ogni ospedale o distretto (Pistoia, Pescia, San Marcello, Monsummano) e in ogni istituto superiore di piana, montagna e Valdinievole.Più per la parte turistica, che per il semplice spostamento cittadino, ci dovrebbe poi essere una adeguata cartellonistica e prevedere limitazioni al traffico veicolare nei tratti promiscui con la creazione di isole ambientali di circolazione sicura e l’incremento sostanziale delle "Zone 30" ed una rete ancora più specifica di fontane d’acqua gratuite (pensando anche a nuovi fontanelli che sono già presenti oramai in quasi tutti i comuni della provincia).Ultimo tassello, ma non meno importante, quello del bike sharing, anche se questa è una nota dolente per precedenti esperimenti fatti a Pistoia, e non solo, che sono naufragati nel giro di pochi mesi con danneggiamenti, furti di mezzi e di infrastrutture. Un aspetto fondamentale del "Biciplan", però, è anche lo studio di quel che accade sul territorio e, nello specifico, l’incidentalità ciclistica. Secondo i dati raccolti, su base Istat, dal 2015 al 2019 in provincia ci sono stati 580 sinistri fra veicoli e ciclisti: di questi, 126 ai danni di quest’ultimi con un decesso e ovviamente l’area con maggior coinvolgimento è quella del centro del capoluogo. Uno degli obiettivi da prefissarsi per il futuro è, indubbiamente, andare a far calare anche questi numeri.
Saverio Melegari