Pena definitiva per l’ingegnere. Evangelisti torna in carcere. Oggi la richiesta dei domiciliari

L’ex capo dell’ufficio lavori pubblici del Comune fu arrestato dodici anni fa nell’indagine sugli appalti truccati. Deve scontare quattro anni e undici mesi. Il suo legale: "Ricorriamo al Tribunale di Sorveglianza".

Pena definitiva per l’ingegnere. Evangelisti torna in carcere. Oggi la richiesta dei domiciliari

Pena definitiva per l’ingegnere. Evangelisti torna in carcere. Oggi la richiesta dei domiciliari

Nella giornata di venerdì scorso, 19 luglio, l’ingegnere Marcello Evangelisti, per molti anni a capo dell’ufficio lavori pubblici del Comune di Pistoia, 75 anni compiuti il 6 marzo, è tornato in carcere perchè la pena a cui era stato condannato al termine di tutti i gradi di giudizio per le vicende degli appalti truccati, è diventata definitiva. Gli restano da scontare quattro anni, undici mesi e 23 giorni per corruzione. Evangelisti, come si ricorderà, era stato arrestato la prima volta l’11 giugno del 2012, giorno in cui venne rivelata, all’opinione pubblica, l’esistenza dell’indagine che coinvolse imprenditori, pubblici ufficiali e personalità politiche, e che prese il nome di "Untouchables". Ci furono oltre venti misure cautelari.

Per quei fatti era stato condannato in via definitiva a 5 anni, 7 mesi e 25 giorni di reclusione. L’ingegnere è stato accompagnato in Santa Caterina dalla Polizia di Stato. Non è stata una sorpresa per lui che comunque si prepara, insieme al suo difensore, l’avvocato Gianluca Lomi del foro di Pistoia, a chiedere le misure alternative al Tribunale di Sorveglianza di Firenze.

La pena pronunciata nei confronti di Evangelisti dalla Corte di Appello di Firenze, il 16 giugno del 2020, era diventata definitiva in seguito alla sentenza del 6 dicembre 2022, dopo il rinvio che era stato disposto con sentenza della Suprema Corte di Cassazione il 28 ottobre del 2020 e confermata, dalla Cassazione, con provvedimento del 4 aprile scorso, e dopo il rigetto, per inammissibilità, del ricorso proposto per essere ammesso al beneficio degli arresti domiciliari.

La Procura Generale presso la Corte d’Appello ha infatti respinto l’istanza che era stata presentata a maggio "per giurisprudenza costante di legittimità e di merito", ovvero il beneficio dei domiciliari non è automatico, ma comporta la valutazione del Tribunale di Sorveglianza.

E questo sarà il passo di oggi di Evangelisti e del suo avvocato. Lomi riproporrà al Tribunale di Sorveglianza di Firenze le motivazioni con cui aveva già chiesto la detenzione domiciliare.

E cioè che il suo assistito ha già affrontato un periodo di detenzione di circa dieci mesi, che ha più di settant’anni, che in quanto pensionato, non vi sono più pericoli di fuga, nè di reiterazione del fatto, nè altri motivi che possono essere di ostacolo alla pena alternativa alla detenzione. Il legale rileva infine che i fatti per cui è stato condannato sono ormai risalenti nel tempo, e cioè prima del 2011.

L’avvocato Lomi incontrerà oggi l’ingegnere Evangelisti per poi inoltrare, da subito, la richiesta al Tribunale di Sorveglianza di Firenze: "Faremo leva – ci ha detto ieri – sulle condizioni di salute, al momento precarie. Niente da dire sul carcere di Pistoia che non soffre di tutti i problemi che affligono questi istituti, come è noto, e che è invece una struttura modello per dimensioni e personale".

l.a.