
Quello del nostro capoluogo è il terzo peggiore risultato in tutta la regione. Peggio soltanto Grosseto e Livorno con un saldo delle spese fermo al 10%.
PISTOIAA circa un anno dalla deadline imposta dall’Unione Europea per la conclusione dell’erogazione dei fondi collegati al Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), ovvero la grande pianificazione messa in atto a livello comunitario per rilanciare l’economia e l’impresa dopo la pandemia da Covid-19, la provincia di Pistoia arranca in maniera molto preoccupante sui soldi richiesti e che sono già arrivati sul territorio. Infatti, dovevano essere in cantiere 829 milioni di euro per un totale di 1.119 progetti, con risorse Pnrr stabilite in circa 713 milioni e 116 da altre fonti, ma per il momento sono atterrati soltanto il 12% di questi soldi, ovvero il terzo peggior dato di tutta la Toscana.
Questi dati emergono dalla rielaborazione che è stata pubblicata in questi giorni da Openpolis e che prende spunto dalla diffusione, da parte del Governo sul portale di "Italia Domani", dell’avanzamento su scala nazionale di tutti i casi legati al Pnrr. Alcune specifiche, però, sono necessarie per contestualizzare il tutto: i numeri pubblicati sono aggiornati a fine novembre, e quindi in questo momento potrebbero essere superati e, inoltre, le percentuali si riferiscono ai soldi già erogati a enti, associazioni, amministrazioni pubbliche, privati e quant’altro ma questo non significa che i vari progetti siano fermi al palo. Semplicemente che le spese sono state anticipate da chi sta realizzando le opere, che saranno poi coperte dai fondi del Pnrr una volta che tutto quanto, passo dopo passo, verrà rendicontato.
Inoltre, nel conto complessivo delle risorse di ogni territorio, vengono sempre aggiunti progetti trasversali che riguardano più comuni e più province (come, per esempio, per le Asl o Unioni dei Comuni piuttosto che fornitori di acqua ed energia elettrica). I numeri di Pistoia, comunque, sono molto bassi anche se si pensa alla scala nazionale: a fronte di un piano da 194,4 miliardi di euro, ne sono stati smossi dall’Ue 58,6 ovvero una copertura del 30,1%: per Pistoia, invece, ben 18 punti percentuali in meno. E tutto questo quando oramai sono passati tre anni e mezzo dall’approvazione del piano, che risale al luglio 2021, e a poco più di dodici mesi dal termine delle lavorazioni.
Il confronto col resto della Toscana, al momento, sembra essere abbastanza ingeneroso. Dietro alla nostra provincia, infatti, si attestano soltanto quella di Grosseto che ha investimenti previsti per 730 milioni (quindi quasi cento in meno rispetto a quelli pistoiesi) e con i pagamenti che sono al 10% e fa ancora peggio Livorno che ha sul piatto una spesa di 989 milioni di euro ma, in questo frangente, i fondi arrivati sono solo l’8%. Poco meglio di Pistoia fa Prato che, a fronte di 698 milioni richiesti e approvati, i pagamenti arrivano al 13% che è anche la stessa quota della provincia di Arezzo dove invece i finanziamenti previsti ammonterebbero a 964 milioni.
Si scopre, per esempio, che il territorio che finora ha ricevuto il maggior numero di soldi è quello di Massa Carrara, con i pagamenti che sono al 25%, ma va tenuto di conto che è anche quello con meno progetti per un totale di 377 milioni da investire. Nella città metropolitana di Firenze ci si attesta al 15% (su 3,3 miliardi) mentre sia Lucca (1 miliardo) che Siena (1,1) sono al 14%. Una panoramica che attesta la Toscana ad una media del 19% con il dato pistoiese, quindi, che è ampiamente al di sotto.
Saverio Melegari