Piano strutturale, le prime critiche: "Puntare ad uno sviluppo armonico"

Intervento congiunto del presidente di Confindustria Toscana Nord e del presidente di Ance Toscana Nord

Piano strutturale, le prime critiche: "Puntare ad uno sviluppo armonico"

Il presidente di Ance Toscana Nord, Giacomo Salvi è intervenuto a commento del Piano strutturale di Pistoia

Ci sono le prime valutazioni. sul disegno strategico della Pistoia che verrà. "Confidiamo che si attui il coordinamento fra comuni contigui, coerente con il piano territoriale di Coordinamento. A questo strumento provinciale si debbono conformare, come è noto, le politiche urbanistiche, i piani e i programmi di settore, gli strumenti della pianificazione territoriale e quelli della pianificazione urbanistica comunali. Da lì, nel rispetto delle finalità dei due piani, passa lo sviluppo armonico della città e dell’intera provincia". Sono le prime parole del presidente di Confindustria Toscana Nord, Daniele Matteini e del presidente di Ance Toscana Nord, Giacomo Salvi dopo la presentazione del piano strutturale da parte del sindaco. Poi nel dettaglio.

"Comprendiamo che esista la volontà di dare alla città una visione strategica, capace di diversificare le risposte ai vari asset – aggiungono –; possiamo solo ribadire il fatto che le imprese manifatturiere, seppur numericamente in calo (dal 2019 al 2022, -0,5% di imprese, ma con un +2% di addetti) hanno singolarmente necessità di spazi maggiori, per ragioni di sicurezza, igiene del prodotto, logistica. Sono condizioni che, oltre all’osservanza delle normative vigenti, sono richieste da una clientela sempre più attenta alle varie fasi della produzione".

Bene dunque - quindi - la volontà di spostare le industrie da opifici rimasti inclusi nel centro, privi di spazi di espansione e di adeguate condizioni infrastrutturali; "chiediamo solo di valutarne altre, magari non la sola Sant’Agostino e aggregando capannoni anche lì in tutto o in parte sottoutilizzati".

"Questo potrebbe valere ad attrarre - e in questo ci ritroviamo nelle parole del sindaco - anche industrie da territori a noi limitrofi, che hanno saturato la propria superficie destinata al produttivo – concludono –: le macrocondizioni infrastrutturali sono in via di definizione (realizzazione della terza corsia autostradale e raddoppio ferroviario), sulle altre occorre lavorare" Comprendiamo che esiste tutta l’intenzione di farlo, e che auguriamo che non ci siano istanze di parte che talvolta abbiamo visto e che potrebbero limitare questo indirizzo urbanistico".