REDAZIONE PISTOIA

Piantati mille alberi. Coinvolti ottocento bimbi

Il progetto Arboreo si è svolto in tre anni e ha interessato i comuni della Piana. L’esperienza è stata riassunta in un volume presentato all’Aringhese.

Piantati mille alberi. Coinvolti ottocento bimbi

Piantare alberi per esprimere se stessi e capire il mondo. Questo lo spirito del progetto Arboreo che da tre anni ha portato a piantare 1060 di alberi e a coltivarne 500 nei tre comuni della piana e coinvolgendo tantissimi volontari e 800 alunni delle scuole della piana e anche di Pistoia. L’esperienza è stata riassunta in un pregevole volume che è stato presentato al parco dell’Aringhese alla presenza di alcuni dei suoi ideatori e animatori, l’artista Gerardo Paoletti, il naturalista Massimiliano Petrolo e le insegnanti Caterina Bracali e Donatella Sammichele. Più che una presentazione tradizionale è stato un incontro-laboratorio con molti bambini, famiglie del posto e cittadini di Montale interessati al progetto. La manifestazione ha avuto la partecipazione dell’associazione Pozzo di Giacobbe e il patrocinio del Comune di Montale. Piantare alberi non serve solo a migliorare l’aria che respiriamo, ma fornisce benefici psicologici e soprattutto produce un cambiamento culturale verso la conoscenza e il rispetto della natura. "Bisogna smetterla di pensare alle piante come un arredo urbano – dice Paoletti – piantare alberi ha un rapporto stretto con l’arte, che è lo strumento principale dell’espressione dell’essere umano". All’Aringhese grazie al progetto Arboreo ci sono oltre settanta nuovi alberi, che sono stati piantati da centinaia di volontari e curati nel tempo da gruppi di persone che a turno li hanno annaffiati. Essenziale la collaborazione dell’associazione Amici della Caccia e dell’Ambiente che ha la gestione del parco. Di alberi ne erano stati piantati di più di quelli che ci sono attualmente ma alcune decine sono stati rubati. L’inciviltà di pochi però non ha fermato il progetto che si è sviluppato non laboratori nelle scuole.

"Siamo partiti dalla raccolta dei semi – spiega Petrolo – e dalla scelta di quali alberi piantare. nnanzitutto riconoscere le piante e imparare l’osservazione, lo si fa andando nel bosco o anche guardando le erbe di un prato". "A ogni albero è stato dato un nome – dice Paoletti – perché se le cose non hanno un nome è come se non esistessero". "I laboratori hanno promosso nei bambini un processo di identificazione con gli alberi – spiega Bracali – e hanno sviluppato la loro creatività". Il volume è molto ben curato e raccoglie le esperienze e i lavori compiuti dagli alunni oltre ad alcune essenziali informazioni sugli alberi e a semplici istruzioni sulla loro cura. Il team di Arboreo è formato dall’artista Paoletti, dal naturalista Petrolo, dall’insegnante Bracali, da Benedetta Tesi e Rossano Ciottoli del Pozzo di Giacoppe e da Francesca Ulivi addetta alla comunicazione.

Giacomo Bini