ARIANNA FISICARO
Cronaca

Piante e CO2: effetti della fotosintesi clorofilliana

Per capire meglio la funzionalità delle piante e perché sono così importanti per ridurre l’effetto serra, a gennaio abbiamo svolto...

L’esperimento con una piantina

L’esperimento con una piantina

Per capire meglio la funzionalità delle piante e perché sono così importanti per ridurre l’effetto serra, a gennaio abbiamo svolto il seguente esperimento nel laboratorio di biologia. L’obiettivo era capire quanta CO2 è prodotta o assorbita da una pianta nei processi di respirazione e fotosintesi clorofilliana. Per l’esperimento occorrono una piantina, un sacchetto di nylon trasparente, un cronometro, un misuratore di CO2 e un telo nero. Si prende la pianta e la si mette dentro un sacchetto trasparente, in modo che diventi una piccola serra, con all’interno il misuratore di CO2. Si chiude il sacchetto, poi, con un cronometro, ogni minuto si segna il valore riportato nel misuratore, scrivendo via via i dati su un foglio. In seguito si prende un telo scuro, con il quale si copre la pianta: anche in questo caso si riportano i valori di CO2 sul foglio. Si tiene la rosa per venti minuti alla luce e per lo stesso tempo nell’oscurità. Infine si nota che alla luce la pianta tende a ridurre la CO2, mentre fa il contrario al buio. In conclusione, al buio (di notte) i vegetali respirano emettendo CO2, mentre alla luce (di giorno) non solo respirano, ma fanno anche la fotosintesi clorofilliana, con cui viene assorbita molta CO2 dall’aria. Sapendo che le piante assorbono complessivamente più CO2 rispetto a quella che emettono, possiamo dire che esse hanno un ruolo importantissimo: infatti il disboscamento reca danni alla Terra, mentre piantare alberi potrebbe ridurre il livello dei gas serra.