REDAZIONE PISTOIA

Piscina, il punto sui lavori. La riapertura slitta al 2025

La nuova ditta incaricata dal Comune ha svolto in questi giorni il sopralluogo. Intanto vanno avanti le cause intentate dal Centro Nuoto Montecatini.

Una panoramica della piscina comunale di Montecatini Terme

Una panoramica della piscina comunale di Montecatini Terme

A che punto sono i lavori per la riapertura della piscina comunale? La nuova ditta incaricata dal Comune, attraverso la procedura di affidamento diretto, per svolgere i lavori tampone nella parte invernale dell’impianto ha fatto un sopralluogo nei giorni scorsi. L’intervento inizierà non appena l’ente riceverà le ultime conferme dal tribunale di Pistoia e dall’Agenzia delle entrate sull’assenza di impedimenti. L’impresa che aveva ottenuto l’incarico nelle scorse settimane, infatti, si è rivelata priva dei requisiti necessari. Quella ditta, per poter partecipare alla procedura di affidamento diretto dei lavori tampone alla piscina comunale, avrebbe dovuto avere i requisiti previsti dalla legge. Dopo che altre due aziende interpellate si sono ritirate, era rimasta solo quell’impresa. Il Comune, in seguito a una serie di controlli, ha scoperto che la ditta non poteva contrattare con la pubblica amministrazione ed è stato costretto ad annullare tutto. La riapertura della piscina invernale, chiusa dallo scorso agosto, adesso slitta all’inizio del 2025, visti i tempi da rispettare per l’affidamento e la conclusione dei lavori. Intanto procedono le cause intentate dal Centro Nuoto Montecatini, gestore della struttura, nei confronti del Comune. La Cooperativa chiede 340mila euro di danni perché, durante il periodo dell’emergenza sanitaria da covid, sotto la precedente amministrazione, non avrebbe potuto accedere ai ristori previsti da due decreti del presidente del consiglio dei ministri. Il Centro Nuoto Montecatini, vista la condizione di due malandate caldaie, aveva documentato di aver ottemperato a tutti i lavori nella struttura previsti dal contratto, e ritenendo che l’intervento spettasse all’ente, ha sciolto le squadre agonistiche, nell’impossibilità di proseguire. Il Comune è comunque intervenuto sostituendo le caldaie. La cooperativa però sostiene che la mancanza di una squadra agonistica, dovuta alle caldaie difettose, le ha precluso i benefici previsti dai Dpcm e ha fatto causa. La querelle nasce anche sull’affidamento degli atti propedeutici alla revisione della convenzione successiva alla concessione in gestione dell’impianto, affidata nel 2019 dal Comune all’avvocato Franco Arizzi. Il legale, in base alla documentazione, dichiarò che il Centro Nuoto aveva eseguito tutti i lavori previsti. Oggi, l’avvocatura del Comune, nell’ambito della causa, dichiara che un parere legale non può affermare con sicurezza il compimento di opere di straordinaria manutenzione. Il Centro Nuoto ribatte che Arizzi ha dato ben più di un parere legale, certificando la documentazione fornitagli.

Daniele Bernardini