L’interno dell’Hitachi Rail con la preparazione degli ultimi esemplari dei Frecciarossa
Pistoia, 22 luglio 2017 - FINIRE sul New York Times come esempio positivo di ripresa economica non è ordinario. Roma e Prato hanno avuto una notorietà assai peggiore dopo i reportage del quotidiano americano sul degrado e l’incontrollata presenza dei cinesi, invece Pistoia si è meritata un lungo articolo grazie alla ripresa del settore ferrotranviario targata Hitachi ma anche Bce e Mario Draghi. Il Nyt ha infatti analizzato la tipologia di bond che sta acquistando la Bce nell’ambito del programma di stimolo dell’economia europea basato sostanzialmente sul credito a basso costo, sia per gli Stati che per le aziende. Gran parte degli acquisti è concentrata nel settore delle infrastrutture e una delle società scelte dalla Bce è Ferrovie dello Stato.
Grazie alla disponibilità di denaro a basso costo, spiega il quotidiano, gli investimenti sono di Fs stati accelerati e così si è arrivati alle commesse vinte da Hitachi, quindi da Pistoia, per i treni regionali e non solo (intercity inglesi e metro di Miami). Un circuito virtuoso che dovrebbe garantire lavoro per diversi anni alla fabbrica che invece, nell’era Finmeccanica, ha rischiato seriamente la chiusura. Adesso il problema è un altro, per il Nyt: come reagirà Pistoia alla fine del programma di acquisto di bond della Bce? Sarà in grado di camminare di nuovo con le proprie gambe senza gli stimoli alla crescita?
La risposta è aperta. Il giornale Usa sembra non credere alle prospettive turistiche aperte dalla Capitale della cultura («Nonostante sia a mezz’ora da Firenze la città attira un numero molto minore di turisti e lunedì il centro storico era deserto»), mentre il vivaismo è solo citato come l’unico altro settore di rilievo, ma nulla più. Chi è stato intervistato comunque ha parlato di una città in ripresa e di buone prospettive, soprattutto i sindacati di Hitachi. Speriamo abbiano ragione.