L’Estra è alla ricerca di punti dopo tre sconfitte consecutive, così come coach Zare Markovski è in cerca della sua prima vittoria con Pistoia. Le motivazioni ci sono e sono pure forti, il problema è che l’avversario di turno (Trapani) non è dei più morbidi. I biancorossi si sono preparati al meglio per l’appuntamento di stasera (PalaCarrara ore 20.45), pur dovendo fare i conti con qualche piccolo intoppo.
"Ci siamo progressivamente completati – dice Markovski – qualche piccolo stop dovuto agli esami antidoping non ci ha consentito di lavorare come avremmo voluto ma piano, piano siamo arrivati ad essere al completo e tutti sono a disposizione". E come ogni settimana anche per la gara contro Trapani si ripresenta la questione legata alla scelte. "Le scelte le faremo dando importanza a tutto – prosegue Markovski – alla gara di sabato scorso, alla settimana e all’avversario. Smith ha ripreso ad allenarsi ed è un elemento che può darci una mano al rimbalzo, per quanto riguarda Paschall ho già detto in più occasioni che le questioni tecniche non sono in discussione. A Treviso è esploso emotivamente dopo aver atteso tre mesi per farsi valere, ma questa esplosione deve andare di pari passo con il suo miglioramento nella tenuta fisica. Su Kemp ci siamo chiesti se impiegarlo a Treviso dal momento che era arrivato da appena quarantotto ore, ma sono molto contento di ciò che ha fatto. È un giocatore di grande esperienza e con un carattere positivo che senza dubbio giova alla squadra e da lui mi aspetto un ulteriore passo in avanti. Silins contro Treviso ha avuto un minutaggio più basso rispetto al solito perché si vedeva che era affaticato ma per noi attacco rimane uno dei punti di forza". Markovski scioglierà i dubbi solo all’ultimo anche perché Trapani è un avversario da prendere con le molle.
Una squadra che già aveva a disposizione un roster importante e che si è ulteriormente rafforzata con gli innesti di Gabe Brown e Paul Eboua che oltre ad essere due acquisti di grande spessore fanno di Trapani un’incognita tutta da scoprire. "E’ difficile preparare una partita quando gli avversari hanno due giocatori nuovi e con questo talento – spiega Markovski – ma noi possiamo fare solo ciò che dipende da noi. Dobbiamo dare il nostro meglio contro tutti ma contro certe squadre dobbiamo essere pronti fisicamente a combattere e cercare quei sistemi codificati che dobbiamo avere come squadra perché si tratta di diminuire il loro talento e magari imporsi fisicamente. Non conta chi è dall’altra parte siamo noi quelli che dobbiamo fare il nostro dovere e dobbiamo imporci. Tutte le squadre più o meno giocano nella stessa maniera, tanti pick and roll, tanti vantaggi numerici creati lontano dalla palla o sulla palla perciò i meccanismi dipendono anche contro chi giochi, contro il talento degli avversari e lì dobbiamo essere bravi a sistemare i sistemi difensivi contro avversari talentuosi ma alla fine dobbiamo mettere il fisico e intensità per impedire di fare agli avversari il loro gioco".
Maurizio Innocenti