Pistoia Blues Festival. Chiusura con Venditti 25mila presenze totali

Pubblico di piazza del Duomo in estasi per il ritorno del cantautore romano. Sipario su un’edizione, la 43esima, con numeri quasi doppi della precedente.

Pistoia Blues Festival. Chiusura con Venditti 25mila presenze totali

Pistoia Blues Festival. Chiusura con Venditti 25mila presenze totali

Si è chiusa ieri sera con il doppio concerto di Antonello Venditti in piazza del Duomo e dei The Devon Allman Project al teatro Bolognini l’edizione numero 43 del Pistoia Blues: nove serate totali tra festival ed eventi speciali con oltre 25mila persone in città. Numeri ancora non definitivi ma che parlano di un afflusso ai concerti dell’edizione 2024 quasi doppio rispetto all’anno scorso.

A fare da mattatore dell’ultima serata è stato Antonello Venditti, che ha portato sul palco ‘Notte prima degli esami 1984-2024 40th anniversary’: oltre 4mila persone non sono volute mancare al secondo appuntamento della rassegna ‘Storytellers’ del Pistoia Blues, per un viaggio nella storia della musica italiana che ha abbracciato gli oltre quattro decenni di carriera del cantautore romano. Dopo l’introduzione sulle note di ‘Così parlò Zarahustra’ un inizio con un uno-due che lascia il segno: ‘Bomba o non bomba’ e ‘‘Sotto il segno dei pesci’. "Pistoia è destinata ai quarantennali - ha raccontato appena salito sul palco - e siccome quello che facemmo nel 2019 per ‘Sotto il segno dei pesci’ me lo ricordo ancora e fu bellissimo, sono contento di essere di nuovo qui. Complimenti per questa meravigliosa città". Pantaloni e camicia di jeans, oltre agli occhiali d’ordinanza, Venditti ha dato il la a una lunga carrellata dei più grandi successi: da ‘Giulio Cesare’ a ‘Piero e Cinzia’, senza dimenticare appunto i ‘quarantenni’ ‘Notte prima degli esami’ e ‘Ci vorrebbe un amico’. Gran finale da incorniciare, con Venditti che - accompagnato da cori e applausi - ha ripercorso una fetta importante del suo repertorio e della storia della musica italiana: ‘Che fantastica storia è la vita’, ‘Dalla pelle al cuore’, ‘Unica’, ‘Amici mai’, ‘Alta marea’, ‘Benvenuti in paradiso’, ‘In questo mondo di ladri’ e ‘Ricordati di me’.

Un grande successo di pubblico, che ha confermato lo straordinario feeling tra Pistoia e Antonello Venditti: come ha ricordato lo stesso cantautore, già nel 2019 si era esibito in piazza del Duomo in uno straordinario concerto che aveva celebrato il quarantennale di ‘Sotto il segno dei pesci’.

Un Pistoia Blues numero 43 che non ha deluso le aspettative: giovedì in particolare il doppio concerto di Dee Dee Bridgewater e Mario Biondi ha soddisfatto anche i palati più fini: la cantante di Memphis ha letteralmente stregato le oltre duemila persone presenti in piazza del Duomo. Accompagnata da un quartetto di sole donne, ha lasciato senza fiato il pubblico con la sua reinterpretazione dei classici della musica jazz. Una verve spettacolare di un’artista che, a dispetto dei suoi 74 anni, ha ballato e cantato senza sosta in un vero e proprio inno all’amore per la musica.

Non è stato da meno Mario Biondi che ha preso per mano il pubblico, accompagnandolo con la sua voce ormai conosciutissima in tutto il mondo, in un crescendo musicale che ha lasciato spazio anche a un paio di omaggi ad artisti del calibro di Lucio Dalla e Francesco De Gregori.

Davide Costa