REDAZIONE PISTOIA

Cessione Ansaldobreda, mandato per la chiusura Hitachi Rail a un soffio dall’affare

Vendita in «due tempi»: i giapponesi super favoriti

Ansaldobreda (Foto Castellani)

Pistoia, 21 febbraio 2015 - SI STRINGE il cerchio intorno ai giapponesi di Hitachi rail per la cessione di AnsaldoBreda. Rumors che si fanno sempre più insistenti darebbero il Paese del Sol levante a un passo dall’ingresso in Italia. Probabilmente in due tempi: prima con l’acquisizione della società pistoiese-napoletana, in un secondo tempo con quella di AnsaldoSts. Sulla società del segnalamento ferroviario, quotata in Borsa e detenuta soltanto al 40% da Finmeccanica, i tempi sarebbero rallentati dalla necessità di un’offerta pubblica di acquisto e in queste settimane i piccoli azionisti si sono fatti sentire a tutela del loro pacchetto. SU ANSALDOBREDA non gravano invece ostacoli legislativi di sorta, e l’affare potrebbere compiere con più facilità un netto passo in avanti. Sempre stando indiscrezioni non confermate in via ufficiale, il consiglio di amministrazione Finmeccanica potrebbe dare mandato all’ad, Mauro Moretti per avviare l’ultima fase delle trattative con i giapponesi. In termini tecnici si tratta del «signing», primo atto di un percorso che finisce con «closing», in genere entro un termine di sei mesi. E’ una procedura che, normalmente, si conclude con una vendita. I contorni dell’offerta giapponese sono meno noti di quella dei concorrenti, i cinesi di Insigma. Questi ultimi hanno messo sul piatto, per AnsaldoBreda a AnsaldoSts, più di un miliardo e mezzo di euro, oltre a un progetto industriale di investimenti per gli stabilimenti interessati.

L’OFFERTA, fino a pochi giorni fa unica vincolante, è sostenuta sul piano finanziario da tre colossi bancari cinesi, fra cui l’istituto centrale, Bank of China. Specializzata in informatica e tecnologia, Insigma non vanta però competenze dirette nel settore ferroviario e del materiale rotabile. Motivo che, insieme all’entità dell’offerta e accordi internazionali fra Stati, potrebbe avere spinto i vertici Finmeccanica, che starebbe procedendo anche alla cessione della controllata Usa Drs Technologies, a svoltare in modo definitivo in direzione Tokio. HITACHI, fra i primi grandi gruppi internazionali a farsi avanti, ha visitato gli stabilimenti AnsaldoBreda già molti mesi fa con una delegazione tecnica. Ha dato rassicurazioni circa la volontà di confermare la missioni dei siti di Pistoia, Napoli e Reggio Calabria anche se resterebbe escluso (lo sarebbe stato con tutta probabilità anche con i cinesi) quello di Palermo. Anche in questo caso l’offerta è stata stimata in circa un miliardo e mezzo di euro. Il passaggio di mano potrebbe anche azzerare i vertici delle società italiane e, almeno in prima battuta, non ci sarebbe spazio per l’ingresso di Cassa depositi e prestiti.

L’OBIETTIVO industriale e commerciale è quello di estendere la presenza in Europa. Nel vecchio Continente, Hitachi rail è già presente con attività nel Regno Unito. Si tratta però di un sito di modeste dimensioni che non ha fatto breccia in altri Paesi. In termini di fatturato le stesse dimensioni di Hitachi rail, divisione ferroviaria del colosso Hitachi Ltd, sarebbero inferiori a quella della sola AnsaldoSts. s.t.