REDAZIONE PISTOIA

Pistoia, maxi frode fiscale e riciclaggio, arrestato il “fantasma” cinese. Denunciati 11 connazionali

L’operazione ha portato al sequestro, tra gli altri, di una lussuosa villa a Quarrata, ma anche di un hotel a quattro stelle e un ristorante a Campi Bisenzio

Guardia di Finanza

Guardia di Finanza

Pistoia, 19 dicembre 2024 – L’operazione “Gu’i - Fantasma”, condotta dal nucleo di polizia economico finanziaria e dalla sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza di Pistoia, coordinata dalla procura della Repubblica, ha portato all’arresto di un 54enne cittadino cinese, noto con il soprannome di “Marco”, e alla denuncia di altri 11 connazionali. Le accuse includono l’emissione di fatture false, omessa dichiarazione fiscale, riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. L’indagine ha coinvolto le province di Pistoia, Prato, Firenze, e si è estesa in Lombardia, Veneto, Campania, Basilicata e Sardegna.

Le indagini sono iniziate dall’analisi di flussi finanziari sospetti, per milioni di euro, diretti dalla Toscana verso la Cina senza motivazioni commerciali apparenti. Il sistema fraudolento prevedeva l’uso di aziende del settore tessile, intestate a connazionali compiacenti, per emettere fatture inesistenti, accumulare debiti fiscali e poi chiudere le attività. Dal 2016, “Marco”, questo il nome con cui si faceva chiamare il cittadino cinese, era diventato un “fantasma”: non aveva residenza né beni intestati, affidandosi a connazionali che fungevano da prestanome e che non solo si intestavano le sue aziende, ma anche le autovetture, l'abitazione e le utenze telefoniche. 

Quindi, dal 2021, aveva fissato la sua base a Quarrata, vivendo in una lussuosa villa, poi sequestrata, gestendo occultamente imprese che hanno generato false fatture per un imponibile di 49 milioni di euro, causando un’evasione Iva stimata in 11 milioni. I connessi proventi illeciti venivano, in gran parte, trasferiti in Cina, tramite canali bancari, e in parte reinvestiti in altre attività economiche e proprietà, integrando plurime fattispecie di riciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Le fiamme gialle pistoiesi hanno pertanto provveduto a dare esecuzione ai provvedimenti emessi dall'autorità giudiziaria, rintracciando e arrestando il cittadino cinese a Quarrata, presso la propria abitazione non dichiarata, ed effettuando 24 perquisizioni locali/domiciliari e 12 personali nelle province di Pistoia, Firenze, Prato, Milano, Mantova, Treviso, Napoli, Matera e Cagliari, con notifica delle relative informazioni di garanzia.

L’operazione ha visto impegnati 60 militari del Corpo e si è avvalsa di strumenti tecnologici avanzati e dell’aiuto di un’unità cinofila addestrata alla ricerca di valuta. Sono stati sequestrati la villa a Quarrata, del valore di 572mila euro, ma anche due auto di grossa cilindrata per un totale di 90mila euro e, in due abitazioni, sono stati sequestrati 12.500 euro in contanti, scoperti grazie al fine fiuto del 'cash dog' Elio, un labrador di otto anni, e di sette orologi di pregio. del valore di circa 400mila euro. Infine, sono state sottoposte a sequestro ed affidate all'amministratore giudiziario nominato dal tribunale di Pistoia  otto aziende, tuttora di fatto gestite dal 54enne cinese, del valore patrimoniale complessivo di circa due milioni di euro. Si tratta, in particolare, di una società immobiliare, con sede a Sesto Fiorentino, due srl che gestiscono rispettivamente un hotel quattro stelle ed un ristorante a Campi Bisenzio, più altre tre srl e due ditte individuali attive, in provincia di Pistoia, nel settore della produzione e vendita di capi di abbigliamento.