Pistoia, 3 agosto 2023 – Un appello alle istituzioni e al Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza della provincia di Pistoia perché non sgomberino la parrocchia di Vicofaro: è quello che ha lanciato, con un post su Facebook, il parroco, don Massimo Biancalani. Nella parrocchia don Biancalani da anni ospita e assiste i migranti. Il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, ha emesso nei giorni scorsi un'ordinanza di sgombero della parrocchia, motivandola con problemi di sanità pubblica, visto che nei locali sono stipati numerosi cittadini extracomunitari in condizioni igieniche precarie. "Non sgomberate! Non sgomberate una chiesa che semplicemente compie il suo dovere: essere casa e rifugio per i più poveri. Non macchiamoci di una iniziativa sostanzialmente ingiusta e anche disumana che avrà inevitabilmente come conseguenza di aggiungere sofferenza a sofferenza", scrive il parroco nel post.
"Quasi tutti i giovani migranti ospitati a Vicofaro - spiega il sacerdote - sono persone che hanno subito soprusi e violenze nel lungo e pericoloso cammino migratorio, hanno spesso lasciato le loro famiglie poco più che adolescenti, lasciando una situazione spesso caratterizzata da povertà e precarietà estrema. Molti giovani che Vicofaro ospita - sottolinea ancora don Biancalani - hanno gravi fragilità di salute. C'è Lamin che è cieco, Babakar è sordomuto, Ibrahim e Mohammed hanno problemi psichiatrici e molti altri vivono altre forme di difficoltà e disagio. Vogliamo abbandonare queste persone in strada, la nostra città si macchierà di questa infamia?"
Don Biancalani invita, dunque, le istituzioni a ricercare insieme soluzioni positive. Alla Regione Toscana, che "ha un ruolo fondamentale", il parroco chiede di rifinanziare "le cosiddette 'leggi samaritane' approvate nel 2018" e di attuare l'ordinanza, firmata dall'allora presidente Enrico Rossi, "che prevedeva un rafforzamento del servizio di Vicofaro e nello stesso tempo l'individuazione di soluzioni abitative alternative". Al sindaco di Pistoia, che "nell'ultima riunione presso la sede della Regione Toscana concordava con tutti i presenti di iniziare un ricollocamento dei migranti a partire delle persone più fragili", chiede di venire una volta "a conoscere di persona questa realtà di accoglienza della propria città, e vedrà certamente delle criticità (inevitabili quando siamo così numerosi) ma anche lo sforzo di tanti volontari che ogni giorno si impegnano per migliorare la qualità dell'accoglienza degli ospiti, si impegnano in uno stile di totale gratuità per un ideale di umanità: anche questa è Pistoia". Don Massimo Biancalani, riferendosi ai motivi dell'ordinanza di sgombero, aggiunge: "L'aver intercettato un giovane migrante affetto da tubercolosi è averlo tolto dalla strada e condotto nelle strutture sanitarie apposite è una colpa o un merito?". Poi, concludendo scrive: "Mi è stato chiesto se continuerò ad accogliere… Fin quando ci sarà qualcuno che mi chiederà un aiuto, lo farò con responsabilità, con i mezzi che avrò a disposizione. Dirò sempre: al primo posto l'umanità!".