Pistoia, 8 febbraio 2023 – Tutto pronto, più o meno. Stasera, ore 19:45, si gioca il derby toscano di Serie D Pistoiese-Prato. Si gioca sì, ma a porte chiuse. La decisione è stata presa dalla prefettura in seguito a un video pubblicato sui social. Tanti, se non tutti, sono rimasti delusi da questa scelta. Oggi, tra tutti, ha parlato il sindaco di Prato Matteo Biffoni: “Io, come tanti altri tifosi, aspettavamo con gioia questa partita perché il derby è sempre il derby. Sarebbe stata una mattinata di attesa speciale e sarebbe dovuta essere una giornata di festa sportiva per gli oltre 700 tifosi che, come me, avevano già il biglietto in tasca, pronti a sostenere i biancazzurri in questa trasferta così sentita. Per una decisione che rispetto e che, in quanto uomo delle istituzioni, per me diventa legge, per quanto fatichi a capire e che mi dispiace molto, è stato scelto di giocare a porte chiuse: la delusione è tanta, perché sarebbe stata una bella trasferta, soprattutto dopo quello che avevamo visto al Lungobisenzio".
Il rammarico dell’AC Prato
Anche il presidente dell’AC Prato Stefano Commini esprime profondo rammarico per la decisione della prefettura. In una nota si spiega: “Viene interdetto l’accesso al pubblico in occasione della partita Pistoiese – Prato in programma mercoledì 8 febbraio, togliendo l’opportunità agli appassionati e ai tifosi di vivere una splendida giornata di calcio con una cornice di pubblico straordinaria, proprio come in occasione della partita di andata al Lungobisenzio. In quella circostanza, risultato a parte, abbiamo vissuto momenti coinvolgenti, con bellissime coreografie sugli spalti e cori, grazie alla grande collaborazione e sinergia che si è instaurata fra le società, gli organi preposti alla pubblica sicurezza e i tifosi stessi. Nella gara di andata, con quasi 3.000 persone presenti, niente è accaduto e tutto è stato gestito ottimamente sotto il piano organizzativo e della sicurezza".
La società prende atto delle motivazioni contenuti “ma non possiamo far altro – prosegue la nota – che rimanere basiti di fronte ad un epilogo del genere perché il comportamento antisportivo e scellerato di un singolo va a penalizzare migliaia di appassionati negandogli la possibilità di vedere un evento atteso dall’inizio della stagione agonistica e potrebbe addirittura diventare un precedente rischioso per negare le trasferte in ogni gara di qualsiasi campionato calcistico”.
Perché il derby è a porte chiuse
La decisione della prefettura è stata presa per motivi di ordine pubblico dopo che su alcune piattaforme web è stato pubblicato un video nel quale una persona già identificata mostra “centinaia di cubetti di porfido accatastati nel compendio della propria ditta adiacente alla linea ferroviaria e invita contestualmente i tifosi della Pistoiese a recarsi sul posto il giorno della partita di calcio per lanciarli al passaggio del treno che trasporta i tifosi del Prato (per la sfida ne erano attesi circa 600, ndr)”. Il video è immediatamente circolato in rete e diffuso tra gli ambienti ultras delle opposte tifoserie, col rischio di alzare il livello di tensione tra le due tifoserie.